Riva del Po
5 Luglio 2017
Si è parlato anche di accoglienza nell'ultimo Consiglio comunale a Berra

Migranti, Zaghini: “Chiederemo al prefetto di inviarli nei Comuni che rifiutano l’ospitalità”

di Redazione | 3 min

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di Valentina Faggion

Berra. All’attenzione del sindaco e della giunta, nel primo Consiglio comunale estivo a Berra, sono stati portati diversi argomenti: la cura delle strade per il prossimo inverno, le scarse manutenzione e visibilità della segnaletica orizzontale nelle strade provinciali, la situazione dell’attivazione della banda larga a Serravalle, la presenza di 38 migranti nel comune vista come una possibile problematica sociale, la proposta di uscita dall’Unione Terre e Fiumi e la fusione con il comune di Ro Ferrarese.

Per quanto riguarda le prime interpellanze, ha risposto il vice sindaco Barbieri: “Ci sono stati disagi in alcuni giorni dello scorso gennaio, dovuti a nevicate e gelicidi. Per ogni allerta meteo, i nostri cantonieri si sono attivati per la distribuzione del sale. Purtroppo un unico episodio è stato trascurato, ma non volutamente. Cercheremo sicuramente di migliorare per l’inverno che arriverà. Per quanto riguarda le carenze della segnaletica sulle provinciali, purtroppo il comune oltre a segnalare il problema non può fare altro”.

Discussione più ampia, affrontata dal sindaco, per le altre interpellanze.

Per la banda larga, a Serravalle bisogna aspettare (si auspica) gennaio 2018, quando OpenFiber (azienda che ha vinto la concessione ventennale data dal Ministero per lo sviluppo economico) potrà vendere il servizio “Internet”. Sarà poi garantita la copertura del 70% delle abitazioni con 100 Mb di download, mentre il restante 30% avrà garantita la copertura di 30 MB in download.

Risposte invece perentorie quelle del sindaco Zaghini, a riguardo dei richiedenti asilo e dell’uscita berrese dall’Unione. “Non esiste norma scritta tra Anci e Ministero con la quale si regola il numero di richiedenti asilo nei diversi Comuni. La presenza di questi ospiti nel nostro Comune non sta provocando nessun tipo di disagio sociale, non lo riportano nemmeno i vicini di casa. Non è comunque opportuno che ci siano comuni che fanno barricate fisiche e ideologiche e che minaccino le cooperative sociali di togliere loro l’appalto, in caso arrivino richiedenti asilo nel loro territorio. Se il prefetto ne invierà altri nel nostro Comune, insisteremo perchè vengano inviati proprio in quei Comuni che stanno rifiutando l’ospitalità, senza poterlo fare. Con questo però non andremo a minare la figura istituzionale fondamentale della prefettura, o verrebbe meno uno dei capi saldi della nostra democrazia”.

Zaghini ha poi smentito l’uscita, citata da Bigoni nell’interpellanza, di Formignana e Tresigallo dall’Unione, chiarendo che ci sarà probabilmente una fusione tra i due Comuni.

Il medesimo iter per il Comune di Berra e quello di Ro non è attuabile, a parere del primo cittadino, in quanto sono territori troppo distanti e vasti tra loro. Questo comporterebbe solo disservizi sul territorio per i cittadini.

Si è passati poi ai punti all’ordine del giorno. L’amministrazione ha la necessità di vendere delle azioni di Hera, per poter far fronte a improcrastinabili spese di manutenzione. Questa è l’unica soluzione attuabile, in quanto l’avanzo nella casse comunali è ora vincolato dal pareggio di bilancio.

Gli interventi saranno effettuati in tutte le frazioni. Tutta la minoranza si è trovata in accordo con gli intenti, ma non con le modalità (alienazione dei beni patrimoniali del comune), così si sono astenuti dalla votazione.

Il consiglio è terminato con la presentazione del regolamento dell’asilo nido comunale, dove la principale modifica attuata è l’eliminazione delle fasce Isee per il pagamento della retta.

A detta dell’assessore Mantovani, questa soluzione ha già portato frutti, in quanto sono aumentate le iscrizioni alla struttura scolastica.

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