Palio e Ippodromo: si è parlato a sproposito e anche in maniera superficiale. E’ quanto sostiene il Movimento 5 Stelle di Ferrara dopo le polemiche dei giorni scorsi sollevate dai Cittadini 5 Stelle, “un gruppo di cittadini che si autodefiniscono “5 Stelle” ma che, in realtà, non hanno nulla a che fare con i portavoce eletti del Movimento 5 Stelle nel Comune di Ferrara e si esprimono quindi a titolo personale e in modo del tutto autoreferenziale e, in questa occasione, anche molto superficiale”.
I Cittadini 5 Stelle alcuni giorni fa avevano sollevato critiche in merito alle condizioni di piazza Ariostea a due settimane di distanza dalle corse al Palio, aggiungendo, fra le considerazioni, l’ipotesi di valutare un suo spostamento all’Ippodromo, idea da sempre respinta dalle contrade per motivi economici, tecnici e legati alla tradizione. Il M5S ha voluto a tal proposito fare chiarezza, ricordando come già nella seduta del Consiglio comunale dell’11 settembre 2011 si discusse proprio dello spostamento del Palio all’Ippodromo. “Ci sono motivi tecnici oggettivi – spiegano dal Movimento 5 Stelle – che rendono oltremodo difficoltoso l’utilizzo di quella pista per i cavalli al galoppo, per il semplice fatto che è omologata per le corse al trotto e, senza scendere nei tecnicismi delle perizie tecniche, risulterebbe quindi molto pericolosa per il galoppo, che richiede invece un manto più morbido”. “Inoltre – aggiungono – per rendere praticabili e fruibili le strutture dell’Ippodromo all’evento del Palio, in quel Consiglio di ormai quasi 6 anni fa furono stimate spese dai 2,5 ai 5 milioni di euro, includendo anche il rifacimento delle tribune (attualmente mal ridotte e in grado di accogliere al massimo 250 persone) per poter accogliere le migliaia di persone (fino a 8 o 9 mila) che possono assieparsi oggi in piazza Ariostea. Con il circuito dell’Ippica nel nostro Paese ormai al collasso, chi avrebbe i soldi e il coraggio di investire milioni di euro per un evento che si svolge una volta all’anno? E senza la speranza di poter utilizzare l’Ippodromo per altre manifestazioni equine e non, in che modo verrebbero ammortizzati i costi? Dal punto di vista della sostenibilità economica sarebbe una follia; dal punto di vista storico, turistico e culturale sarebbe una infelice e inspiegabile incongruenza”.
Il Movimento 5 Stelle si dice comunque pronto a discutere con la Giunta, le contrade e i cittadini, di un eventuale spostamento del Palio “in condizioni di sostenibilità economica e nell’ambito di un (chimerico e velleitario) rilancio in grande stile dell’Ippodromo”.
“Riteniamo però – concludono – dopo aver chiarito la nostra posizione anche in un incontro ufficiale con il presidente dell’Ente Palio Stefano Di Brindisi, che il Palio, con la corsa dei cavalli e delle asine, possa rimanere in piazza Ariostea ma nel rigoroso rispetto della sicurezza fisica e psicologica degli animali, come stabilito nell’ordinanza del Ministero della Salute sugli equidi (la cosiddetta Ordinanza Martini del 21 luglio 2011 e successive proroghe e modifiche), e nel puro rispetto dei protocolli veterinari, implementati nella nostra città dopo gli incidenti del 2006, che hanno reso il Palio Estense uno dei più sicuri d’Italia. Siamo consapevoli e in parte condividiamo le istanze dei movimenti animalisti che hanno come obiettivo la soppressione degli spettacoli dove si utilizzano animali (circhi inclusi), ma siamo anche coscienti sia del bassissimo livello complessivo di incidentalità nelle corse dei palii (1% secondo le stime del dottor Zanichelli) sia di ciò che rappresenta il Palio, così com’è, per i ferraresi, per la storia e il turismo della città estense e per l’immaginario collettivo della nostra città”.
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