L’Alta Corte di Giustizia di Londra, venerdì, ha condannato in appello il Comune di Prato a versare entro luglio oltre 14,5 milioni di euro dopo che la giustizia inglese ha dichiarato perfettamente validi i contratti di derivati stipulati dal comune toscano con Dexia Crediop tra il 2002 e il 2006, successivamente contestati.
La vicenda giudiziaria dei derivati Dexia riguarda da vicino anche il Comune di Ferrara, che risolse i contratti con Dexia nel 2012 dando il via ad un percorso giudiziario presso l’Alta Corte di Giustizia di Londra, in tutto simile a quello affrontato dal Comune di Prato.
Esattamente come l’amministrazione toscana, nel corso degli anni anche il Comune di Ferrara ha accantonato le risorse necessarie ad un eventuale pagamento, qualora i giudici londinesi avessero dato ragione al gruppo finanziario. A giudizio dell’assessore al Bilancio, Luca Vaccari la sentenza di venerdì: “Non è il grado di giudizio definitivo, sicuramente il Comune di Prato ricorrerà al grado superiore, è quindi prematuro fasciarsi la testa o gridare vittoria”.
Nonostante questo, il Comune di Ferrara ha scelto la via della prudenza, accantonando circa 5,6 milioni di euro, che serviranno alla copertura delle spese legali, degli eventuali interessi di mora e le differenze di tasso. “Gli avvocati di Londra che curano in quella sede gli interessi del Comune – prosegue Vaccari – mi tengono aggiornato sull’evolvere della situazione, fino al definitivo pronunciamento dei giudici inglesi ogni valutazione è prematura”.
Quando nel 2012 il Comune di Ferrara decise di recedere unilateralmente i contratti con Dexia Crediop S.p.a., l’allora assessore al Bilancio, Luigi Marattin, parlò di: “Perdite che questo strumento finanziario ha fatto registrare alle casse comunali quantificate in oltre 800mila euro”. Cui si sarebbero dovuti sommare un milione di euro l’anno successivo (2013, ndr.) più un ulteriore milione nel 2014. Esborsi per l’erario del Comune stimato intorno ai 2,8 milioni di euro solo fino al 2014.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com