Vigarano Mainarda. La prefettura invia nuovi migranti senza preavviso e allora sindaco, maggioranza e opposizioni scrivono al ministro Minniti. In una lettera firmata da Barbara Paron e dai capigruppo di maggioranza e opposizione Mariasole Orsini, Antonio Raho, davide Bergamini e Marcello Fortini si specifica che il Comune “crede nel valore dell’integrazione e si è sempre impegnato per promuoverlo”, e “mai sul territorio si sono alzate barricate o si sono verificati scontri sociali”. Ne è dimostrazione il riconoscimento ricevuto nel 2015 dal comitato scientifico di Cittàslow International che ha ritenuto il progetto locale di integrazione meritevole del premio “Socialising people looking for international protect”.

“Pur nelle difficoltà – prosegue la missiva -, il Comune ha sempre cercato di coinvolgere nella vita della comunità i migranti che qui hanno trovato rifugio, evitandone la ghettizzazione, tuttavia essendo consapevole che l’integrazione è un obiettivo raggiungibile nel lungo periodo”.

Questa disponibilità però “non può prescindere da rispetto e collaborazione da parte della prefettura e degli altri organi preposti alla collocazione dei migranti. Ed è altrettanto pacifico che serva un’iniziativa forte del governo che rimetta in discussione, nelle sedi opportune nazionali ed europee, questo modello di accoglienza che ormai è diventato insostenibile per le amministrazioni pubbliche e per la popolazione in generale”.

E qui Paron e gli altri arrivano al punto: “dobbiamo far presente con rammarico che nei giorni scorsi la prefettura di Ferrara, senza alcun preavviso, nemmeno informale, ha collocato alcuni migrnati presso un’abitazione privata nel Comune di Viagarano”,

Un comportamento che denota “scarso rispetto per il sindaco, il governo territoriale e la cittadinanza tutta”.

“Siamo convinti – chiude la lettera – che gli amministratori locali debbano puntualmente essere informati prima di ogni collocazione di migranti sul territorio, non solo per una questione di rispetto istituzionale, ma anche per garantire lo svolgimento di azioni atte ad evitare le tensioni sociali”.