Economia e Lavoro
22 Marzo 2017
Il presidente Felloni: «Gli effetti negativi dell’abrogazione sono già visibili oggi»

Voucher. Ascom Ferrara scrive alla politica

di Redazione | 3 min

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Nella data in cui si ricorda che il lavoro "è la condizione fondamentale di dignità delle persone" e la "condizione necessaria per poter realizzare il proprio progetto di vita", Veronica Tagliati dalla piazza di Argenta rimarca che "come Cgil, Cisl e Uil abbiamo voluto dedicare quest’anno il 1° maggio ad un sogno, il sogno di Costruire insieme un'Europa di Pace, Lavoro e di Giustizia Sociale”

Una lettera aperta ai politici ferraresi: parlamentari, consiglieri regionali, al ministri Dario Franceschini e al sindaco Tiziano Tagliani. È ciò che il presidente di Ascom Confcommercio, Giulio Felloni, ha scritto contro l’abolizione dei voucher lavoro da parte del governo.

«Il dibattito parlamentare sui voucher è stato improvvisamente azzerato dall’esigenza politica di evitare il referendum, attraverso l’emanazione di un Decreto Legge che di fatto ha recepito integralmente la richiesta referendaria – scrive Felloni -. Si tratta di una soluzione politica che ha improvvisamente scardinato un istituto che ha dimostrato nella pratica la sua utilità economica e sociale, inserendo un elemento prezioso di flessibilità nel mercato del lavoro e contribuendo a ridurre le sacche di sommerso».

Secondo il presidente di Ascom, che in questo ribadisce quanto già espresso dal direttore dell’associazione, Davide Urban, solo qualche giorno fa: «Gli effetti negativi dell’abrogazione del voucher sono già visibili oggi per chi, come la nostra Ascom, si trova quotidianamente a rispondere alle richieste delle imprese: gli strumenti residui, come ad esempio il contratto a chiamata, non sono in grado di coprire la maggior parte delle prestazioni lavorative oggi gestite attraverso i buoni lavoro; e la rigidità di altri istituti, come tempo determinato o part time, che comportano maggiori costi indiretti e amministrativi per prestazioni di breve durata, rendono antieconomico attivare il rapporto di lavoro e costringono spesso l’impresa alla rinuncia della prestazione lavorativa. I voucher restano l’unico strumento legale, tracciabile, soggetto a copertura previdenziale e assicurativa, idoneo a coprire prestazioni di lavoro saltuarie e occasionali, tutelando nel contempo il lavoratore».

Felloni afferma l’importanza dei voucher in alcuni settori economici, dove l’importanza di abbattere il costo del lavoro è importante per far fronte ai caratteristi alti e bassi stagionali: «Si è rivelato uno strumento efficace nei settori da noi rappresentati: commercio, turismo e servizi. Settori caratterizzati spesso da forti variazioni dell’attività nei diversi periodi dell’anno, e nei quali la lunga crisi che abbiamo attraversato ha generato difficoltà a programmare il lavoro nel medio e lungo periodo, nonché una riduzione dei margini e quindi la necessità di avere grande attenzione ai costi di produzione. Non dimentichiamo a questo proposito che il costo del personale è caratterizzato ancora da un ‘cuneo fiscale’ troppo ampio nonostante le reiterate promesse di riduzione da parte dei Governi che si sono succeduti».

La lettura di Felloni riguardo all’adeguatezza dei voucher anche sul piano sociale è, evidentemente, molto distante da quella espressa dalla Cgil, anche per il tramite del segretario generale ferrarese, Cristiano Zagatti: «Le linee di tendenza delle riforme che si stanno approntando per affrontare il calo dei posti di lavoro e l’attuale conseguente disoccupazione, sia giovanile che degli over 50, avevano naturalmente trovato nel voucher un utile strumento di sostegno al reddito – scrive il presidente di Ascom -. Confcommercio Imprese per l’Italia ha sempre sostenuto che nell’attuale economia occorrono strumenti adeguati per cogliere le opportunità di sviluppo e per prevenire l’inaccettabile fenomeno rappresentato dal lavoro irregolare. È inutile rivolgersi in campagna elettorale alle piccole e medie imprese, esaltandone il ruolo e le capacità imprenditoriali, quando poi si decide di abolire uno strumento che aveva garantito flessibilità aziendale e sviluppo economico – scrive ancora, in evidente polemica con la politica a cui invia la lettera -. Per queste ragioni Confcommercio e Ascom Ferrara invitano tutte le forze politiche a riprendere il confronto parlamentare con l’obiettivo di intervenire durante l’iter di conversione del Decreto Legge n.25 del 17 marzo con modifiche volte a reintrodurre l’utilizzo del voucher».

Infine, Felloni spera che «la voce delle migliaia di imprese che rappresentiamo nel territorio appartenenti ai settori di commercio, servizi, turismo, trasporti e libere professioni trovi adeguata e tempestiva risposta ad un’esigenza essenziale, come quella garantita finora dall’istituto dei voucher, per la corretta flessibilità lavorativa nel rispetto della legalità».

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