Don Bedin, Iacoviello, Teodorini e Veronesi
Gli avanzi della mensa dell’ospedale di Cona verranno donati a persone o famiglie in stato di povertà. E’ il lodevole scopo del nuovo progetto #menosprecopiùsolidarietà che unisce l’Azienda Ospedaliero-Universitaria, Serenissima Ristorazione e l’associazione Viale K in un percorso virtuoso per trasformare quello che rimane inutilizzato dalla catena di preparazione dei pasti e dalla mensa, all’interno dell’ospedale, in risorsa alimentare recuperata.
L’accordo, sottoscritto dai tre enti il 1° ottobre e presentato oggi alla stampa, prevede che il servizio di ristorazione doni al centro d’accoglienza “Casa di Stefano” il cibo che rimane integro e non servito dalla mensa dei dipendenti a fine pranzo e quello rimanente dalla linea di distribuzione dei pasti ai degenti.
Il riciclo non riguarda ovviamente gli avanzi rimasti nei vassoi dei malati o dei dipendenti ma solo ciò che rimane dalla linea di confezionamento dei vassoi e che quindi non viene toccato. Lo scarto giornaliero riutilizzabile è quantificato in 40 porzioni al giorno che non corrispondono ad un intero pasto ma a una singola pietanza, ovvero un primo o un secondo.
Ma perché nella preparazione dei pasti ospedalieri può rimanere del cibo? Per rispondere partiamo dai numeri: sono 176.575 le giornate alimentari (colazione+pranzo+cena) prodotte ogni anno per i pazienti e 203.998 i pasti prodotti annualmente per la mensa self-service riservata ai dipendenti.
Il sistema di prenotazione informatico del menù ha ridotto moltissimo gli sprechi poiché le informazioni circa le materie prime da comperare e i ranci da preparare sono conosciuti in anticipo. Tuttavia lo spreco in ospedale non si può eliminare del tutto. La complessità dei pazienti e le mutevoli condizioni di salute non sempre rendono possibile la variazione di un vassoio che è già in preparazione o il suo annullamento.
La convenzione con l’associazione Viale K, individuata per la sua vicinanza al Sant’Anna, parte in via sperimentale dalla Casa di Stefano in via Ginestra a Cocomaro di Focomorto, dove vengono ospitate circa 15 persone. Gli addetti incaricati di Viale K preleveranno il cibo dall’ingresso della cucina, all’interno dell’ospedale. Le operazioni di ritiro verranno effettuate giornalmente nella fascia oraria dalle 15 alle 16.30 dal martedì al venerdì e il lunedì dalle 11 alle 12.30 e dalle 15 alle 16.30.
Per presentare le modalità di attuazione del progetto sono intervenuti in conferenza stampa Savino Iacoviello, direttore amministrativo del Sant’Anna, Melissa Teodorini che si occupa di Qualità Logistica e Comfort Alberghiero dell’azienda sanitaria, Stefano Veronesi, capocentro del servizio di ristorazione Serenissima e don Domenico Bedin, presidente dell’associazione Viale K. Tutti i promotori dell’iniziativa, inserita nella rete Last Minute Market, hanno espresso grande soddisfazione perché è sempre un piacere quando lo spreco si trasforma in risorsa per i più bisognosi.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com