Goro
2 Novembre 2016
Già individuato un appartamento privato. Il sindaco continua il lavoro di mediazione

Gorino si prepara a ‘riprendersi’ le migranti respinte

di Redazione | 3 min

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Prima ha provato a fuggire dai carabinieri in auto poi, dopo essere uscito di strada, a piedi. È quanto accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 17 aprile, quando una pattuglia dei militari di Goro ha notato una Volkswagen Golf guidata da un uomo che stava girando ad alta velocità per le vie del paese

gorino 3Goro. Potrebbe essere il coup de théâtre in grado di regalare un lieto fine alla storia di Gorino. Il paesino delle barricate potrebbe fare una clamorosa marcia indietro e andarsi a ‘riprendere’ le dodici donne respinte il 24 ottobre.

Il sindaco Diego Viviani insieme ai presidenti delle cooperative della pesca avrebbero lanciato un appello informale ai loro cittadini per quello che viene visto come un richiamo al buon senso. L’obiettivo finale è quello di lavare l”onta’ lanciata dai megafoni dei media sul paesino e dimostrare che Gorino, se adeguatamente e preventivamente informata, sa accogliere chi è in fuga dal proprio paese.

Se non sarà possibile ospitare tutte e dodici le giovani donne (temporaneamente sistemate tra Ferrara, Codigoro e Fiscaglia), l’alternativa potrebbe essere una soluzione parziale, ossia prenderne in carico solo alcune di esse. Oppure, terza via, ospitare alcuni dei nuovi arrivi già annunciati a livello provinciale dal prefetto, che la scorsa settimana parlava di 33 nuovi migranti, di cui 14 sono già arrivati nei giorni scorsi.

La struttura di accoglienza sarebbe già stata individuata da Viviani nei giorni scorsi. Si tratta di un appartamento privato. Non è dato sapere se in paese o nella frazione. Servono però un paio di settimane per risolvere gli impicci burocratici. Prima però, come chiarito davanti alle telecamere della trasmissione di Giletti “L’Arena” su Rai 2, il sindaco andrà avanti “solo, e ripeto solo, se i miei cittadini saranno pronti”.

In un momento estremamente delicato, nulla di ufficiale trapela dal mondo dell’associazionismo e delle cooperative di pesca, le parti sociali coinvolte negli incontri promossi dall’amministrazione e dalle opposizioni. Ma le ultime decisioni in merito all’accoglienza potrebbero essere il risultato proprio degli sforzi di Viviani e dei singoli presidenti delle cooperative di pescatori, impegnati in maniera diversa a calmare gli animi dei cittadini e cercare di mostrare quello che ritengono il volto vero di Goro e Gorino.

A margine di questa operazione si registra anche da parte dei pescatori il timore di un boicottaggio su larga scala del prodotto tipico locale attorno al quale ruota praticamente l’intera economia del paese, la vongola. Il sospetto, secondo i più infondato, che le promesse di boicottaggio arrivate dai social da mezza Penisola si possano trasformare da parole in fatti è girato sottotraccia in alcuni incontri.

Una preoccupazione che altri accompagnano a quello che definiscono, sempre sui social, un “gentile ricatto delle istituzioni”, pronte a far mandar giù la pillola migranti mettendo sul piatto il futuro della principale fonte di sostentamento dell’economia di Goro.

Sorvolando su sospetti e timori, qualche nodo sull’emergenza accoglienza si scioglierà con tutta probabilità venerdì prossimo, in occasione del vertice con i sindaci della provincia convocato dal prefetto Tortora nella sede ferrarese. L’ordine del giorno è rubricato come “questione immigrazione”.

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