Attualità
27 Settembre 2016
Partiti i lavori da quasi 2 milioni di euro. Un'area chiusa dal terremoto sarà aperta già per le commemorazioni dei defunti

Al via il recupero per una Certosa “più bella e accessibile”

di Elisa Fornasini | 3 min

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Una Certosa più bella e accessibile. E’ l’obiettivo dei lavori di restauro partiti oggi al cimitero monumentale. Il cantiere di recupero post sisma sarà l’occasione per ‘svecchiare’ la struttura, in cui sono ben visibili i segni del tempo, per un costo totale di quasi due milioni di euro, dimezzati tra i fondi della Regione e il rimborso assicurativo del Comune di Ferrara.

“L’intervento inizia oggi con un mese di ritardo rispetto al cronoprogramma previsto a causa del ricorso al Tar presentato dalla ditta arrivata seconda al bando di gara per l’aggiudicazione dei lavori, poi rigettato, quindi si può procedere con l’accantieramento” annuncia l’assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi mentre gli operai allestiscono i ponteggi.

La conclusione dei lavori è prevista per febbraio 2018. “Sarà un cantiere impegnativo – aggiunge Modonesi – per recuperare la piena agibilità della nostra Certosa, il cui 20% non è accessibile dal terremoto ma lo sarà per le prossime commemorazioni dei defunti”. Già il 1° ottobre, infatti, verrà aperta una parte delle zone chiuse dal 2012 per avvicinarsi alle tombe dei propri cari. Il cimitero sarà fruibile al pubblico anche il sabato, la domenica e per le celebrazioni dei funerali.

Ad aggiudicarsi i lavori con l’offerta economicamente più vantaggiosa, come spiegato dall’ingegnere capo Luca Capozzi, è un’associazione temporanea di imprese costituita da Cesa srl di Perugia e da un gruppo di imprese locali specializzate in interventi di restauro: Rescazzi, Geo Costruzioni, Edil Arva e Roberta Baruffaldi. Il progetto ha vinto non solo per il ribasso del 21% rispetto alle altre trenta proposte in gara ma anche per una serie di migliorie aggiuntive come il completamento del restauro dei prospetti del primo gran claustro e dei colombari, del parametro murario, delle colonne, degli elementi in cotto degli archi e degli affreschi.

“Grazie all’ottimizzazione che integra gli interventi strutturali a quelli architettonici – specifica la dirigente del Servizio Beni monumentali Natascia Frasson – avremo una Certosa che sara molto più bella e meno agé di quella che vediamo oggi”. Almeno nelle parti pubbliche. “La Certosa è come fosse un condominio ma non possiamo agire sulle aree private” conferma l’architetto e direttore dei lavori Pietro Pigozzi, il quale mette già le mani avanti per “le possibili critiche sul risultato finale” che vedrà una notevole differenza tra le zone strutturate e quelle degradate. Un problema per cui si sta attivando Ferrara Tua srl “che sta contattando le proprietà private delle tombe – rivela l’amministratore unico Paolo Paramucchi – per sollecitare la sistemazione della loro parte”.

Novità in vista anche per la chiesa di San Cristoforo alla Certosa. “Siamo prossimi alla messa in gara dell’intervento dall’importo complessivo di un milione e duecento mila euro – conclude l’assessore Modonesi – per un cantiere che ci auguriamo possa partire nei prossimi mesi per marciare in parallelo con quello al cimitero e restituire pienamente entrambe le aree entro la metà del 2018”.

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