Attualità
12 Settembre 2016
Problemi e ritardi nella consegna dopo l'affidamento della distribuzione a un unico gestore

A scuola senza libri di testo: i genitori insorgono

di Redazione | 2 min

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scuola-aula“Sarà anche un risparmio per il Comune, però intanto mio figlio dovrà cominciare la scuola senza i libri di testo e nessuno mi sa dire quando mi arriveranno”. Continua a scatenare polemiche la scelta del Comune di Ferrara di affidare tutta la fornitura dei testi scolastici per le scuole primarie a un singolo gestore, attraverso un bando triennale vinto dall’ingrosso Txt.

Dopo le lamentele ‘di parte’ – ma non per questo prive di contenuto – dei gestori delle cartolerie e librerie, che si sono visti privare di una fetta di mercato, questa volta sono i genitori di alcuni alunni ad alzare la voce per il “disservizio” con cui si trovano a fare i conti.

Di che problema parliamo? La questione è semplice: prima di quest’anno i genitori degli alunni potevano ritirare la cedola libraria a scuola, grazie alla quale era possibile farsi consegnare tutti i testi in libreria: a saldare il conto al commerciante ci avrebbe poi pensato il Comune. Ora invece tutti i libri di testo arrivano direttamente a scuola e vengono ritirati dagli studenti o dai loro genitori. Ma c’è un piccolo problema: questa procedura salta se la famiglia in questione non risiede all’interno del Comune di Ferrara.

Lo stesso tipo di situazione si è infatti verificata in quasi tutti i Comuni limitrofi al capoluogo, da Masi Torello a Vigarano Mainarda. “È un disservizio che andava comunicato – si lamenta un genitore – perché avremmo iscritto nostra figlia in un’altra scuola. O almeno avremmo cercato di organizzarci con più anticipo, visto che né a scuola né in libreria ci sanno dire come venire a capo del problema”.

Alcuni bambini potrebbero quindi ritrovarsi a cominciare l’anno scolastico sprovvisti dei libri di testo. A meno che le famiglie non decidano di mettere mano al portafoglio e procedere personalmente all’acquisto, ad un costo che può avvicinarsi ai 100 euro. “Ma sarebbe ingiusto – continua il genitore – se si creasse una disparità di trattamento tra chi risiede a Ferrara e chi in un altro Comune. Tra l’altro non si tratta di una situazione che non poteva essere prevista: in ogni scuola di Ferrara ci sono studenti che arrivano alla mattina da altri Comuni”.

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