Eventi e cultura
22 Giugno 2016
Documentario di Carlo Magri. Il rabbino: “Tassello nel mosaico più ampio della storia del mondo”

La verità sulla vita di Donna Gracia

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Al via il festival letterario “Margine di Resistenza”

Prende il via Margine di Resistenza, un festival letterario che si propone di promuovere il pensiero, la cultura e l’azione politica della sinistra italiana. Si svolge a Ferrara con il sostegno della Fondazione l'Approdo e organizzato dal Consorzio Eventi Editoriali

La studiosa di costume e moda Muzzarelli presenta “Tutte le perle del mondo”

Mercoledì 15 maggio, alle ore 17, nel Salone d’Onore della Pinacoteca Nazionale di Ferrara, Maria Giuseppina Muzzarelli, studiosa di storia del costume e della moda, presenta al pubblico il suo ultimo libro, scritto con, dal titolo “Tutte le perle del mondo. Storie di viaggi, scambi e magnifici ornamenti”

Giorgio Ferrari presenterà i suoi due libri di successo

Sabato 18 maggio, alle ore 17, nella “Libreria coop” presso il Centro Commerciale “Il Castello” (via Ada Negri 7, Ferrara), Giorgio Ferrari presenterà i suoi due libri di successo “Amarcord Ferrarese. Gente, luoghi, storie degli anni ’40 e ‘50” e “Amarcord Ferrarese 2. Un nuovo appassionante «come eravamo» negli anni '50 '60 e '70”

aad7145f-9e5a-4bd8-8b5a-21e73ecf5aa4di Carolina Fiorini

Donna Gracia Mendes Nassì era una donna dalle nobili origini, una figura femminile emblematica del XVI secolo che visse movimentate e turbolenti vicende, la cui vita rassomigliò, talvolta tragicamente, un romanzo d’avventura.

Carlo Magri, dirigente sanitario in tecniche diagnostiche, ha realizzato un documentario alla ricerca della verità sulla vita di Donna Gracia, o anche conosciuta come “La Seήora”, presentato in anteprima presso il Palazzo Roverella al Circolo dei Negozianti.

“Notevole e di grande stima è il lavoro svolto da Carlo Magri per la creazione del cortometraggio che ha fatto emergere il brio della dama, imprenditrice di grande talento” ha affermato Riccardo Modestino, vicepresidente Associazione De Humanitate Sanctae Annae.

“Il film è un tassello nel mosaico più ampio della storia del mondo – prosegue il rabbino Luciano Meir Caro –; narra le tragedie dei conversos, gli ebrei che hanno dovuto subire il battesimo cristiano per salvarsi la vita”.

Il documentario assume la forma dell’intervista impossibile dove l’autore immagina un dialogo con la dama, ambientato nelle sale di pregio del Roverella dove Donna Gracia visse cinquecento anni fa per un periodo di circa tre anni.

La dama nacque in Portogallo nel primo decennio del 1500 da un’antica famiglia di marrani originari di Aragona, ma fin da subito la sua vita venne sconvolta dalle persecuzioni dell’inquisizione che la portarono a subire la conversione al cristianesimo cambiando il nome in Beatriz De Luna.

Oggi Donna Gracia viene consegnata alla memoria storica come un modello attivo di donna, pioniera dell’emancipazione femminile e abile commerciante della società del suo tempo.

Fu una delle donne più ricche del Rinascimento europeo: si sposò giovanissima con un importante commerciante di spezie e, successivamente la prematura morte del marito, prese le redini dell’impero commerciale della casata dei Mendes, diventando una donna d’affari di grande successo.

Le violenze dell’inquisizione, che la accusavano di non essere sentitamente cristiana, la obbligarono a vagare per il continente alla ricerca di un posto sicuro. Lisbona, Anversa, Venezia e Costantinopoli sono solo alcune delle città in cui risiedette e da cui poté operare con i più grandi re e papi del Rinascimento.

Ma fu al suo arrivo a Ferrara nel 1550 che Donna Gracia trovò la tanto sperata serenità: qui fu riconosciuta come ebrea e visse apertamente come tale per la prima volta nella sua vita, sotto la protezione del Duca Estense Ercole II. A Ferrara godette delle sale di pregio dell’odierno Palazzo Roverella e finanziò diverse iniziative culturali ebraiche come le stampe di importanti libri.

Nel 1556 il Papa condannò a morte un gruppo di marrani giudaici e Donna Gracia, impegnata nella lotta contro la persecuzione degli ebrei, in risposta dichiarò un embargo sul porto di Ancona, all’epoca facente parte dello Stato Pontificio.

La sua vita ebbe fine ad Istanbul nel 1569, città che la ricorda per le importanti sinagoghe ed ospedali che fece costruire, una di queste ancora esistente e intitolata a suo nome.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com