Attualità
13 Maggio 2016
Il comitato chiede più controlli e una 'rinascita' economica del quartiere. E Fornasini (Fi) propone una convenzione con l'università

Residenti Gad: “Abbiamo ascoltato il sindaco, ora aspettiamo i fatti”

di Ruggero Veronese | 3 min

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Massimo Morini mentre discute con il sindaco Tagliani

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“Cosa penso della serata? Abbiamo ascoltato le risposte del sindaco, ora aspettiamo i fatti”. Queste le parole di Massimo Morini, fondatore del comitato Zona Stadio che dal 2013 organizza le biciclettate di quartiere contro il degrado in zona Gad. Un pensiero che si rispecchia in gran parte dei circa 80 partecipanti al presidio di giovedì sera, che vedono la situazione del quartiere in netto peggioramento: “Il panorama generale si è aggravato – afferma Morini – per quanto riguarda la sicurezza, l’aumento dello spaccio e in generale un atteggiamento più aggressivo da parte di alcuni cittadini stranieri, che hanno in qualche modo preso possesso del territorio e con il loro comportamento fanno sì che gli altri residenti si allontanino da parchi e luoghi pubblici. A questo si aggiunge un degrado urbano che continua ad aumentare, con rifiuti ed escrementi sparsi nelle vie. C’è bisogno di nuove strategie da parte dell’amministrazione e delle forze dell’ordine, capaci di dare risultati nel più breve tempo possibile”.

E a questo proposito c’è chi sostiene l’importanza di dare una nuova spinta alle attività commerciali dell’intera area: “C’è un assoluto bisogno di economia – spiega un residente al sindaco Tagliani -: la maggior parte dei ferraresi che vivono in questa zona sono anziani e i pochi giovani che ci sono frequentano altre zone. Bisogna puntare su questo quartiere nell’economia della città”.

Un discorso che trova concordi tutti gli attivisti del comitato, che invece si ritrovano su posizioni più variegate per quanto riguarda il rapporto con i residenti stranieri: se per qualcuno l’imperativo è “impedire l’accoglienza di nuovi migranti”, c’è chi sottolinea i problemi della giustizia quando viene trovato chi delinque. “Con queste leggi faccio fatica ad assegnare le responsabilità per quanto riguarda il problema dello spaccio – spiega un residente -: spesso chi viene preso con della droga viene salvato dalla formula della ‘modica quantità’, che di fatto rende irrisoria la pena. Questo crea in chi arriva una sensazione di impunità. Cosa dovrebbe fare il Comune? Insistere con le attività competenti per forme di controllo più efficaci”.

3f95fa99-860e-4253-9a97-13883c647a7aPresente al presidio anche parte dell’opposizione in consiglio comunale: Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord. Paolo Spath di FdI afferma che “per noi non è la prima volta che partecipiamo alle iniziative del comitato ed è naturale essere qui al fianco dei cittadini. Sono contento anche della presenza dell’amministrazione comunale e dell’idea di assegnare una pattuglia fissa della polizia municipale nel quartiere, ma non doveva essere fatto da domani. Il degrado è presente da anni, bisognava agire ben prima che una signora raccontasse della propria aggressione”.

Dello stesso avviso anche Matteo Fornasini di Forza Italia, secondo cui “siamo contenti se l’amministrazione si è svegliata, anche se con anni di ritardo. Oggi si parla di un presidio fisso delle forze dell’ordine, che chiedemmo già nel novembre 2014 in consiglio comunale. Adesso anche il centrosinistra ha capito che è la strada giusta: evidentemente avevamo ragione, peccato che nel frattempo siano passati due anni e la situazione si sia aggravata”. Tra le proposte per riqualificare l’area, il consigliere forzista afferma che “avevamo proposto una convenzione con l’università per trovare rendere disponibili appartamenti agli studenti in questo quartiere. Sarebbero più utili di un centro di mediazione sociale che ci costa 70mila euro all’anno ma non ha mai dato grandi risultati”.

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