Economia e Lavoro
1 Maggio 2016
Il comitato di Ferrara e Bologna rifiuta il decreto sui rimborsi e dà battaglia con una protesta il 7 maggio

Carife, manifestazione dei ‘No Salva-Banche’ in piazza Castello

di Redazione | 3 min

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CarifeVogliamo indietro tutto ciò che è nostro. Il comitato No Salva-Banche di Ferrara e Bologna alza la voce, rifiuta “senza esitazioni” il decreto sui rimborsi e annuncia una manifestazione pubblica a Ferrara il 7 maggio in piazza Castello alle ore 15 “per far sentire la nostra voce di rabbia e indignazione”.

Le ragioni della protesta sono elencate molto chiaramente in un comunicato in cui la soluzione prospettata dal governo sui risarcimenti viene rispedita al mittente. “Il risarcimento, come sosteniamo da tempo, deve essere completo e generalizzato, deve cioé coprire l’interezza dei risparmi espropriati indipendentemente dallo strumento finanziario di cui si era in possesso”.

“E dire che anche così sarebbe poco – aggiungono le vittime del Salva-Banche – perché nessuno potrà risarcirci della angoscia, della paura, della precarietà, della rabbia afona che un’intera classe di politici, di banchieri e di corrotti ci ha costretti ad ingoiare in questi mesi. Nessuno potrà risarcirci del furto di vita che abbiamo subito e continuiamo a subire quotidianamente. Non c’è proprio nessuno da ringraziare, come invece sostiene con insopportabile paternalismo Matteo Renzi riferendosi al ministro dell’economia Padoan, per le poche briciole che il governo con questo decreto intende offrirci: la nostra dignità non è in vendita perché è ciò che ci ha dato la determinazione per opporci a questo scellerato esproprio. Si tratta di briciole perché i rimborsi riguarderanno, contrariamente a quanto viene propagandato sugli organi dell’informazione, solo casi parziali e circoscritti – ai cui peraltro daranno una parte esigua-, tagliando fuori una parte rilevante delle persone e delle famiglie espropriate, alcune delle quali saranno costrette ad affrontare un costoso e probabilmente infinito arbitrato. Con questo decreto il governo pensa di riuscire a smobilitarci, di dividerci per esercitare il suo comando, di fiaccare la nostra battaglia. Noi invece dimostreremo che sapremo rispondere in modo unitario contro il decreto salva-banche e contro la farsa del rimborso”.

A Ferrara vengono quindi lanciate due iniziative: la prima il 3 maggio alle ore 21 a Casa Cini, con un incontro pubblico di preparazione e lancio della manifestazione; la seconda il 7 maggio con la manifestazione stessa in piazza Castello alle ore 15.

“Queste iniziative – precisano i ‘No Salva-Banche di Ferrara e Bologna’ -rappresentano il primo momento di un percorso di mobilitazione a Ferrara, in collegamento con i risparmiatori degli altri territori, per riavere ciò che è nostro.  Non dovranno essere strumentalizzate da nessun partito, associazione di categoria, sindacato o movimento, perché sono completamente auto-organizzate. Quindi in piazza quel giorno non dovranno esserci altri simboli politici, ma soltanto il simbolo “No Salva-Banche” insieme ai nostri slogan. Quel giorno ciò che dovrà contare è esclusivamente il protagonismo dei risparmiatori espropriati dal governo e dalle banche. Dimostreremo che abbiamo la forza e la capacità di essere dove non si aspettano di trovarci e di continuare a mobilitarci per riprenderci ciò che ci spetta”.

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