di Carolina Fiorini
“Accogliere persone migranti è un dovere per il rispetto dei diritti umani fondamentali, lo è per noi ma anche per gli altri Paesi europei”. Annalisa Felletti, assessore comunale alle politiche per la pace, descrive così l’operato della Croce Rossa Italiana della regione Sicilia, consegnando una targa al presidente regionale Rosario Valastro per il riconoscimento Premio Pace Città di Ferrara 2016, “per l’impegno profuso nella difesa dei diritti umani e nel soccorso alle persone più deboli e indifese”.
Il premio pace è un riconoscimento storico della città, ogni anno il premio viene consegnato ad una personalità che si è distinta per l’impegno nei confronti della difesa dei diritti umani.
Umanità, volontariato, indipendenza, neutralità ed unità sono i valori profusi dalla croce rossa italiana, in particolare della regione Sicilia il cui presidente Rosario Valastro ringrazia le istituzioni e i settemila volontari per l’impegno e la collaborazione dimostrata. “Il diritto e l’attenzione all’uomo sono inscindibili: il diritto nasce per tutelare l’uomo, le sue libertà e i suoi diritti. Accogliere le persone migranti significa rendere omaggio alla piena e totale applicazione delle norme della Costituzione italiana”.
Negare l’accoglienza, le visite sanitarie e la comprensione ai problemi dei profughi significa “negare l’essenza stessa delle libertà su cui lo Stato italiano fonda la sua storia”, e l’azione di volontariato fatta dalla croce rossa è capace di “trasformare le nostre comunità locali nell’esercito della salvezza”.
Prendere consapevolezza del fenomeno migratorio è fondamentale per capire le motivazioni dei popoli in fuga dalle guerre, “120mila arrivi in Sicilia nel 2014, nel gennaio 2016 quasi cinquemila arrivi. Dobbiamo conoscere il fenomeno per poterlo affrontare, se ci sarà un intervento pacifico della comunità internazionale in Medio Oriente o in Africa si dovrà iniziare a progettare lo sviluppo per far rivivere quegli Stati, perché andarsene dalla propria terra quando c’è una guerra è una necessità”.
I Paesi non possono chiudersi nel proprio egoismo, isolarsi e lasciare che i problemi vengano gestiti da altri; un caso similare è quello dell’Austria che ha imposto un tetto per l’accesso delle persone migranti sul suolo austriaco. “Tutto ciò è incompatibile non solo con i diritti umanitari ma anche con i trattati dell’Unione Europea che sono i pilastri fondamentali dell’Europa stessa”.
Il presidente della CRI regione Sicilia Rosario Valastro nelle giornate 18, 19 e 20 febbraio ha incontrato gli studenti degli istituti secondari locali Einaudi, Carducci, Ariosto e Bachelet, studenti che considera “il nostro presente, l’unica risorsa dello Stato Italiano. La gioventù è pronta, consapevole e positivamente critica all’altezza della storia della Repubblica e della Nazione”.
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