Baldini rincorre il bis ad Argenta: “Sempre più vicini per andare più lontano”
Andrea Baldini, sindaco di Argenta, ha annunciato la propria candidatura a sindaco per il secondo mandato 2024 -2029
Andrea Baldini, sindaco di Argenta, ha annunciato la propria candidatura a sindaco per il secondo mandato 2024 -2029
Il sindaco Andrea Baldini ha commemorato in apertura della seduta di lavoro, il 200esimo anniversario della nascita di Giuseppe Vandini. Fu primo sindaco di Argenta dell’Italia unita (dal 1861 al 1876) ma soprattutto benefattore della sua comunità
Un'esposizione rivelatrice e complessa. "Seconda Pelle" è la mostra personale dell'artista Romanoleli, curata da Mariano Cipollini, che verrà inaugurata sabato 27 aprile alle ore 17:30 al piano superiore del Mercato centro culturale arte contemporanea di Argenta
Presentato lunedì 22 aprile ai Cappuccini il corso di formazione promosso dalla Regione Emilia Romagna che porta all'ottenimento di qualifica professionale di "Tecnico sistemista informatico"
Nel contatto tra gli specchietti retrovisori di due tir, è andato in mille pezzi il finestrino lato guidatore di uno dei due camion. Le schegge del vetro, che si è frantumato, hanno colpito sia il conduttore che il passeggero, due uomini entrambi di 44 anni
Argenta. “Chi dice che la politica deve starne fuori dice una fesseria”. Sono queste le parole del capogruppo M5S Argenta Luca Bertaccini utilizzate per motivare l’incontro che ha coinvolto diverse personalità della politica grillina tra cui il deputato Daniele
Pesco, l’eurodeputato Marco Zanni, il consigliere regionale Raffaella Sensoli e il senatore Gianni Girotto.
Apertura affidata al collegamento via Skype con l’onorevole Zanni che, seppur l’audio funzionante a tratti, non le ha mandate a dire al decreto salva banche: “Il bail in è un provvedimento criminale per due motivi: è retroattivo, quindi vale anche per le obbligazioni comprate in passato. Inoltre trasforma i conti correnti, i nostri risparmi, in investimenti quasi speculativi”.
La parola è successivamente passata a Pesco che non si è preoccupato di indorare la pillola, ricollegandosi a Zanni ha snocciolato tutti gli aspetti del decreto mettendo sotto accusa “i tempi troppo veloci con cui è entrato in atto il Bail in, votato favorevolmente da tutte le forze politiche presenti in parlamento europeo ad eccezione del Movimento 5 stelle”.
Obiettivo dei grillini è quello di difendere il risparmio, infatti Pesco cita l’articolo 47 della Costituzione, quello in cui viene sancita la tutela, da parte della Repubblica, del risparmio in tutte le sue forme: “Il Bail in va a ‘toccare’ i conti correnti sopra i 100.000, siamo stati accusati di difendere i ricchi, ma quello che non capiscono è che quei soldi sono i risparmi di una vita”.
In chiusura di intervento il deputato ha delineato il nuovo scenario delle banche italiane: “L’obiettivo finale del decreto è quello dell’incorporamento. Una volta che le banche sono state ‘ripulite’ dalle passività, esse saranno pronte per essere acquisite da istituti di credito più forti e questo porterà a sempre un maggiore rafforzamento del potere finanziario”.
Che non sarebbe stato il momento di complimenti lo si capiva fin dall’inizio e così, procedendo con gli interventi, anche Girotto ha mosso la propria accusa: “Quello che sta accadendo era inevitabile dopo decenni di questa politica e di pessima gestione da parte della banche” esordisce il senatore “ci siamo indebitati col denaro pubblico per salvare le banche che sono private”.
Un atto di accusa mosso anche ai giornali e ai media in genere, quello di Girotto, quest’ultimi sono infatti accusati di ‘aver cambiato registro’: “Dopo il 2008 i giornali hanno smesso di parlare di problemi delle banche, ma hanno descritto il problema come se fosse una cosa del pubblico, e da allora non è cambiato nulla”.
Una soluzione, identificata dai grillini, sarebbe quella di ispirarsi al modello bancario americano che distingue “banche cassaforte, dove il pensionato può versare i propri risparmi, e banche a rischio dove si può speculare. Questo distinguo renderebbe tutti più consapevoli”.
In chiusura, l’assessore regionale Sensoli non ha fatto altro che rimarcare le parole pronunciate in precedenza, lanciando anche una provocazione a Stefano Bonaccini, presidente della giunta regionale Emilia Romagna: “Stanno comprando e vendendo le nostre vite. Il Pd sta smantellando il servizio sanitario regionali, mascherandolo come ‘sfida’ per alimentare il gruppo Unipol che è un gruppo finanziario privato”.
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