A casa della ex con falce e cesoie. “La voglio uccidere”
Si è presentato a casa della ex compagna armato di mazzetta da muratore, falce, scalpello e cesoia, molto probabilmente perché non aveva accettato la fine della loro relazione
Si è presentato a casa della ex compagna armato di mazzetta da muratore, falce, scalpello e cesoia, molto probabilmente perché non aveva accettato la fine della loro relazione
In una sola serata, l'undici luglio, sul palco del Summer Festival di Piazza Ariostea saliranno sul palco i CCCP - Fedeli alla linea, Vasco Brondi e i Gaznevada
Giovani, frazioni, ambiente, economia e società. Sono queste le parole con le quali possiamo riassumere il programma di Fabio Anselmo presentato nella tana del lupo, San Martino, una di quelle frazioni su cui Alan Fabbri ha basato la scorsa campagna elettorale
Prosegue il processo nato dall'inchiesta relativa alle presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell'impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato dopo la permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019
Dopo il 49enne Claudio Orlandini, nella giornata di ieri, domenica 21 aprile, altri tre arrestati nell'ambito dell'operazione "Drivers" sono stati trasferiti nel carcere di via Arginone: si tratta del 40enne Mateo Leprotti, del 43enne Marco Neri e del 37enne Vincenzo Scotti
Non c’è pace tra gli autovelox. Soprattutto tra quelli nelle strade attorno a Ferrara, bersaglio nelle ultime settimane di numerosi atti vandalici da parte di uno o più ignoti ‘sabotatori’. Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre sono addirittura due le ‘colonnine’ divelte dalle basi e abbandonate sul terreno accanto: una in via Pontegradella, l’altra lungo via Catena, nella zona di Fondo Reno.
Secondo gli agenti della polizia municipale, intervenuti per effettuare i primi rilievi, vi sono pochi dubbi sulla natura dolosa dell’atto: le colonnine degli speed check (contenitori vuoti che servono agli agenti per predisporre gli autovelox) sono state staccate in maniera netta dalle basi e non presentano tracce di eventuali urti o impatti con veicoli usciti dalla carreggiata.
Ben più complicato è sapere se i recenti atti vandalici sono stati eseguiti o meno dallo stesso autore. Prima di ieri notte, nell’ultimo mese lo speed check in via Comacchio era stato divelto dal terreno per ben tre volte: il 29 novembre, il 17 dicembre (quando fu addirittura ritrovato di fronte alla chiesa di Cocomaro di Cona) e il 20 dicembre. Una serie di coincidenze che può spingere a pensare che effettivamente una o più persone si siano organizzate per colpire gli autovelox del ferrarese, ma ovviamente siamo nel campo delle ipotesi e nulla esclude che gli eventi siano slegati o che qualcuno abbia pensato di ‘emulare’ i vandali di via Comacchio lungo altre strade.
Quello che sembra ormai appurato è il successo mediatico riscosso dagli ignoti vandali (o vandalo), al punto che sui social network si moltiplicano i post e i commenti entusiasti di chi si congratula con il “giustiziere degli autovelox” o il “killer degli speed check”. Ma, nel parapiglia che spesso scoppia in rete nelle discussioni più varie, non manca neanche chi ricorda che ogni colonnina divelta non corrisponde a un autovelox in meno per gli automobilisti, ma a una spesa di riparazione in più per il Comune.
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