Hanno confessato entrambi, ma i racconti dei due rapinatori di Renazzo divergono per alcuni particolari. In sostanza si accusano a vicenda di aver picchiato barbaramente l’anziana Cloe Govoni, una delle due donne aggredite nella loro abitazione, la cui vita è ancora appesa a un filo all’ospedale di Cona.
E’ quanto è emerso ieri pomeriggio nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto, durante la quale il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere per i due giovani rapinatori di origine rumena, il 22enne Florin Constantin Grumeza, difeso dall’avvocato Lorenzo Muracchini di Modena, e il 26enne Leonard Veissel, assistito dall’avvocato Fabio Chiarini di Bologna. Come detto, i racconti dei due indagati per la brutale rapina di Renazzo sono sostanzialmente simili, ma divergono su chi sarebbe stato direttamente responsabile dell’aggressione all’84enne che ha riportato un grave trauma cranico e maxillo facciale, oltre alla rottura dell’aorta. Grumeza ha confermato quanto dichiarato nel primo interrogatorio agli inquirenti, cioé di essere entrato nell’abitazione (della quale avevano trovato la porta aperta) dopo Veissel, di aver trovato la nuora dell’anziana, la 53enne Maria Humeniuc (ricoverata a Bologna e che ora si trova fuori pericolo), già a terra e di averle sferrato un pugno per tramortirla e non farla urlare; il giovane si sarebbe poi portato nella stanza dell’anziana trovandola in un lago di sangue.

Gli avvocati Muracchini (a sinistra) e Chiarini
Nell’ampia confessione resa oggi anche da Leonard Veissel invece i ruoli sono esattamente ribaltati. Veissel, infatti, sostiene che le lesioni inferte all’anziana siano opera di Grumeza, mentre lui si trovava al piano superiore ad arraffare quanto poteva trovare in casa (90 euro in contanti e gioielli per un valore di oltre mille euro). “Ci sarà da fare chiarezza su alcuni dettagli – spiega l’avvocato Chiarini – anche se dal punto di vista processuale ciò sposterà davvero poco l’esito”.
“Sia la nuora che l’anziana – aggiunge l’avvocato Muracchini – avrebbero riferito ai sanitari di essere state picchiate da una sola persona e a mani nude. Per quanto riguarda il mio assistito farò istanza di rito abbreviato. Intanto il pm sta attendendo riscontri sulle tracce ematiche degli indumenti e sull’auto, poi penso che richiederà il rito immediato se si stabilizzeranno le condizioni dell’anziana”.
Intanto per l’anziana Cloe Govoni, ridotta in fin di vita, i sanitari dell’ospedale di Cona stanno facendo tutto il possibile, ma la prognosi rimane ancora riservata e le condizioni dell’anziana gravissime.
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