Cento
7 Novembre 2015
Un furto in abitazione a Renazzo si è trasformato in una violenta rapina. Le vittime sono in gravissime condizioni

Due donne massacrate a bastonate dai banditi

di Redazione | 3 min

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(foto di Areacentese)

Renazzo. Due donne di Renazzo sono state massacrate a bastonate e ridotte in gravissime condizioni nel corso di un furto in abitazione che si è trasformato in una violenta rapina, al civico 4 di via Lunga.

Le due donne sono l’84enne Cloe Govoni, insegnante in pensione, e la nuora di 53 anni Maria Humeniuc, moglie di Andrea Ardizzoni, figlio dell’anziana. I tre vivono nella stessa casa. Le due donne sono state colpite ripetutamente con un bastone, al torace, in testa e al volto, tanto da essere ridotte in fin di vita da ignoti malviventi che, probabilmente, hanno reagito violentemente dopo essere stati sorpresi in casa mentre stavano compiendo un furto. La più anziana, l’84enne, ha riportato un grave trauma cranico e maxillo facciale, oltre alla rottura dell’aorta. Per quest’ultimo trauma è stata sottoposta d’urgenza a un’intervento chirurgico all’ospedale di Cona, dove è stata ricoverata dopo l’aggressione.

La nuora, anche lei in gravissime condizioni, è stata intubata e caricata su un’eliambulanza che l’ha trasportata all’ospedale Maggiore di Bologna per le cure del caso. Entrambe si trovano in prognosi riservata.

A soccorrere le due donne sono stati i carabinieri della Compagnia di Cento, allertati dai vicini che hanno sentito i rumori, e subito dopo i sanitari del 118. In quel momento, tra le 8 e le 8.30, le due vittime erano in casa da sole. Andrea Ardizzoni era uscito al mattino presto, attorno alle 7.30, per andare al lavoro a San Giorgio di Piano, dove gestisce un’autofficina.

I rapinatori dopo l’aggressione si sono dileguati facendo perdere le proprie tracce, portandosi via un bottino che, secondo indiscrezioni, sarebbe di circa 300 euro (al momento non vi sono però conferme ufficiali sull’entità del furto), ma sono in corso serrate indagini per assicurarli alla giustizia attraverso ricerche e testimonianze. Delle indagini, coordinate dal pm Filippo Di Benedetto, si stanno occupando i militari di Cento. Al momento non è ancora chiara la dinamica della rapina e si sta cercando di fare luce anche sul numero dei rapinatori che hanno aggredito le due donne.

“Certe vicende – commenta il sindaco di Cento, Piero Lodi, contattato da Estense.com – ci scuotono come comunità: è un fatto incomprensibile e inconcepibile. Ho già sentito il prefetto e a breve ci incontreremo per analizzare la situazione ma è un fatto che va al di fuori degli schemi e anche dei dati statistici. È un gesto di follia criminale, occorre una giustizia rapida e severa. Al momento – aggiunge – c’è molta apprensione per le condizioni di salute delle due signore”.

Nel frattempo, il sindaco con tutta l’amministrazione comunale ha organizzato un presidio per la sera di venerdì alle 18 in piazza Lamborghini proprio a Renazzo: “È un gesto simbolico per fare comunità, far capire che lo Stato c’è e che dobbiamo vivere gli uni accanto agli altri”.

In serata anche l’intervento della Lega Nord dopo l’ennesimo caso di criminalità, questa volta per voce del consigliere regionale Marco Petazzoni, che dopo aver manifestato solidarietà e vicinanza alle due malcapitate e alle rispettive famiglie ha invocato “pene esemplari per i responsabili”, augurandosi che siano assicurati alla giustizia e che “scontino il resto dei loro giorni in galera”.

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