di Anja Rossi
Saranno un insieme composito di “iniziative sotterranee”, come le definisce Maria Livia Brunelli, che avranno come intento quello di creare un primo progetto di sinergie tra le varie realtà operanti nel settore culturale della città estense e provincia. Si tratta delle differenti mostre che, parallelamente all’esposizione “De Chirico a Ferrara. Metafisica e Avanguardie”, che dal 14 novembre 2015 al 28 febbraio 2016 sarà visitabile al palazzo dei Diamanti, sono state unite sotto il nome di De Chirico e della nascita della Metafisica, di cui ricorre il centenario.
Proprio Ferrara fu simbolo e contaminazione necessaria per far germogliare quei semi poi sviluppati in tutta la produzione successiva sia da De Chirico che dal fratello Savinio, oltre a molti pittori che furono influenzati dalla corrente metafisica, come Carrà, Morandi e De Pisis. Per questo le realtà cittadine hanno scelto di unirsi e dare vita a “De Chirico a Ferrara: uni inverno meta-fisico” che è “un grande lavoro di gruppo ed è un grande progetto che arricchisce ulteriormente Ferrara – spiega Maria Livia Brunelli, tra le coordinatrici dell’inverno metafisico -. Abbiamo notato che intorno alla mostra al palazzo dei Diamanti si stavano cerando al contempo tante iniziative collaterali, nate tutte dal basso. Sembra che finalmente la città sia matura e pronta per creare un tessuto economico intorno alla cultura e indipendente dalle scelte dell’amministrazione comunale. Anche questo è un forte segno di cambiamento”.
Per Paolo Govoni, presidente della Camera di Commercio, la cultura sta diventando sempre più il veicolo economico del territorio ferrarese. “Il 5,8% del valore produttivo del nostro Paese lo dà la cultura, che offre lavoro a un milione e 400 mila persone. A Ferrara sono 5,3% gli occupati nel settore, 2000 imprese lavorano nella cultura ma 9000 sono quelle che in totale sono ad essa collegate. Per questo la cultura deve essere veicolo di uno sviluppo strategico sul territorio”. Quanto alle difficoltà, per il presidente Govoni “si possono superare solamente con un grande progetto inclusivo. Per la prima volta la cultura viene vista a Ferrara non solo in un’ottica romantica, ma anche in una economica”. Anche per l’assessore Serra qualcosa sta cambiando “e in meglio”, soprattutto “grazie a un maggiore rapporto tra associazioni di categoria e ai privati che iniziano a fare sforzi importanti, creando loro stessi iniziative”.
“De Chirico a Ferrara: un inverno meta-fisico” diventa dunque un progetto che unisce più discipline: dall’arte alle scienze, dal design ai percorsi turistici che possono scaturire dall’insieme delle diverse iniziative e che creano un viaggio alla scoperta delle differenti realtà presenti in città, tutte visitabili con un solo e unico ticket.
Il biglietto all’esposizione De Chirico a Ferrara consentirà l’accesso gratuito ad altre due mostre, che inaugureranno il 10 e l’11 novembre. La prima è “Ens Rationis”, che si sviluppa intorno all’installazione multimediale site-specific realizzata dal fotografo Mustafa Sabbagh al museo civico di Storia naturale di Ferrara e riprende l’opera di Savinio. La seconda è “Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi) metafisica”, mostra che prende avvio dalla pubblicazione omonima di Linda Mazzoni e Claudio Gualandi e che sarà visitabile alla palazzina Marfisa d’Este.
Molte altre saranno le iniziative che coinvolgeranno la città: dagli itinerari nel ghetto ebraico, alla riproduzione su oggetti di opere metafisiche da parte di designer ferraresi, alla presentazione del libro “Alceste. Una storia d’amore ferrarese”, menzione d’onore all’ultimo Premio Estense, alla mostra di Silvia Camporesi “Le città del pensiero. Un’indagine metafisica” alla Mlb home gallery e infine al palazzo Turchi di Bagno “Fisica o metafisica?”, la mostra scientifica organizzata dall’Ateneo di Ferrara.
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