“Far uscire la cultura dal circolo della caccia e diffonderla tra la gente”. È questo lo scopo, ben espresso dalle parole di Roberto Giacobbo, della Summer School “Scrivere, divulgare e comunicare l’antichità ed i beni culturali” organizzata dal Laboratorio di Antichità e Comunicazione di Unife. Il vicedirettore di Rai due e presentatore Rai, sarà tra gli ospiti che dal 2 al 5 settembre incontreranno diplomati e laureati che intendano approfondire specifiche competenze nella divulgazione e comunicazione dell’antichità, della storia e dei beni culturali, focalizzando l’attenzione sull’editoria (giornali, riviste e libri), sulla documentaristica e divulgazione televisiva e nei nuovi media.
“Il laboratorio di Antichità e Comunicazione del nostro ateneo – annuncia il prorettore dell’Università di Ferrara Francesco Bernardi – mette in relazione il mondo accademico con quello mediatico per permettere la corretta comunicazione del patrimonio storico, artistico e archeologico del nostro Paese. Se parliamo di divulgazione, molto c’è da imparare dal nostro ospite” conclude Bernardi, passando la parola a Roberto Giacobbo, secondo cui “siamo seduti su un tesoro e ancora non lo sappiamo”. Un tesoro culturale che l’Italia non è ancora in grado di valorizzare appieno, magari prendendo ad esempio il modello inglese: “Un milione di persone all’anno fa il girotondo attorno a 4 sassi in piedi – ironizza il conduttore riferendosi allo Stonehenge – perché l’Inghilterra ha messo in piedi un business senza precedenti. Dobbiamo imparare anche noi a creare un merchandising intorno al mondo dell’arte”.
Roberto Giacobbo
Una riflessione sul marketing che va di pari passo con il bisogno di comunicazione per favorire la conoscenza. “Nei pochi minuti di un servizio televisivo – dichiara il conduttore di Voyager prendendo ad esempio il picco di share dell’ultima puntata della trasmissione su Rai Due – posso fare buona pubblicità alla voglia di sapere”. In questo contesto la comunicazione assume un ruolo preponderante, “specialmente in un periodo in cui le risorse dedicate alla ricerca sono sempre meno” interviene Livio Zerbini, responsabile del Laboratorio di Antichità e Comunicazione. “La mission di Unife, di non preoccuparsi solo dell’aspetto scientifico ma di condividere con la popolazione l’attività di ricerca che quotidianamente svolgiamo, viene ripresa dal laboratorio, unico di questo tipo in Italia”.
L’iniziativa pioneristica dell’ateneo estense, che dal 2007 ha visto avvicendarsi diversi ospiti illustri dell’editoria, della televisione e della radio, prosegue la sua attività con questa nuova Summer School, a cui parteciperanno i più noti esperti del settore, tra cui l’illustratore Giorgio Albertini, il caporedattore di Focus Storia Aldo Carioli, lo scrittore ed editor della casa editrice Newton Compton Andrea Frediani, il giornalista e autore Rai Stefano Lamorgese, lo storico e saggista Marco Lucchetti, la responsabile didattica di Mambo Veronica Ceruti, il direttore di Radio Rai Sergio Valzania, il ricercatore Cnr e conduttore televisivo Mario Tozzi, oltre ai già citati Giacobbo e Zerbini. “Questi professionisti di grande livello – sottolinea il direttore del laboratorio – proporranno attività didattiche e laboratoriali per far acquisire ai giovani delle pratiche spendibili nel mondo della scrittura e della comunicazione, un settore dove ci sono sbocchi professionali, tant’è che i migliori progetti realizzati nella quattro giorni verranno pubblicati o realizzati”.
Il costo dell’iscrizione è di 200 euro. Per informazioni contattare l’indirizzo email lac@unife.it.
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