Economia e Lavoro
30 Giugno 2015
Se n’è parlato in un convegno organizzato da Vigili del Fuoco e Camera di Commercio

Norme antincendio, imperativo etico per gli imprenditori

di Redazione | 3 min

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cciaa antincendiodi Marcello Celeghini

Le norme antincendio per le imprese sono solo costose adempienze o possono essere anche un punto d’orgoglio per una rinnovata etica imprenditoriale? Si è parlato di questo e di tutti i temi inerenti alla sicurezza sul lavoro, nel convegno, organizzato dal Comando dei Vigili del Fuoco di Ferrara in collaborazione con la Camera di Commercio, che si è svolto in mattinata nella sala conferenze dell’Ente di largo Castello.

L’adeguamento alle normative sulla sicurezza, negli ultimi anni, non rappresenta più solo un imperativo calato dall’alto ed accettato dall’imprenditore con o senza una propria convinzione etica. Ora più che mai il rispetto delle norme sulla sicurezza, comprese quelle antincendio, stanno diventando una sorta di valore aggiunto per le imprese che decidono spontaneamente di investire in questo ambito. L’impresa attenta alla sicurezza dei propri dipendenti è vista sempre più come un’azienda attenta all’innovazione e proiettata verso il futuro. C’è da dire, però, che tale lungimiranza è stata fatta propria solo da una piccolissima parte di imprenditori. La maggioranza vede ancora le normative antincendio come inutili esborsi di danaro. “Prima di venire come comandante a Ferrara – racconta il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Ermanno Andriotto – sono stato nel medesimo ruolo in Veneto e poi a Cuneo e, seppur molto diversi questi tre territori, ho riscontrato in queste realtà ancora una forte riluttanza da parte degli imprenditori ad adeguarsi completamente alle normative antincendio, oppure si vive l’investimento in sicurezza come un atto dovuto senza la benché minima convinzione etica. Ovviamente, però, occorre un minimo di buon senso da parte nostra e delle autorità nel valutare caso per caso ogni singola azienda prima di prendere provvedimenti drastici in caso di inadempienze contro un imprenditore”.

Una volta presa la certificazione, però, occorre non abbassare la guardia. Bisogna infatti mantenere la struttura dove si lavora con le stesse caratteristiche grazie alle quali si è ottenuta la certificazione. “Abbiamo casi di imprenditori che ottenuta la certificazione Scia vanno a modificare ad esempio vie di fuga o uscite d’emergenza, questo fa cadere immediatamente il valore la certificazione – spiega il funzionario dei Vigili del Fuoco Luca Quintabà-. Se si lascia aperta una porta antignifuga, non si è in regola. Se si mettono ostacoli lungo un corridoio dove c’è un’scita d’emergenza, non si è in regola. Occorre sempre fare attenzione anche a questi piccoli particolari perché in caso di incendio il diretto responsabile, anche penalmente, è l’imprenditore che subisce così un ulteriore danno dopo la perdita della sua azienda in u ipotetico incendio”.

Soddisfatto di questa giornata di incontro tra aziende, imprenditori e organi di controllo è il presidente della Camera di Commercio di Ferrara Paolo Govoni. “In anni di crisi come questi nessuno può pensare di farcela da solo. Gli incontri come questo dovrebbero essere più numerosi perché è necessario far sedere allo stesso tavolo imprenditori e organi controllo per far sì che gli uni non vedano gli altri solo come nemici e bastoni tra le ruote. L’economia ferrarese – continua Govoni – sta lentamente rialzando la china, dopo anni di accesso al credito per problemi di liquidità, ora gli accessi al credito per nuovi investimenti per lo sviluppo della propria attività sono sempre più numerosi. Adesso più che mai, quindi, è necessario fare squadra”.

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