Turismo e vacanze
28 Maggio 2015
Oltre 100 tour operator provenienti da 36 Paesi che incontreranno 400 seller

A Bologna la Borsa delle città d’arte

di Tiziano Argazzi | 5 min

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workshop FOTO 2Alla manifestazione, in programma dal 29 al 31 maggio all’Archiginnasio, saranno presenti oltre 100 tour operator provenienti da 36 Paesi che incontreranno 400 seller nel workshop di sabato 30 maggio. Enogastronomia protagonista con degustazioni, show cooking e incontri.

Le prime edizioni si svolsero a Ferrara poi emigrò a Ravenna ed adesso ha trovato “casa” a Bologna. Si sta parlando della Borsa delle 100 Città d’Arte in programma a Bologna dal 29 al 31 maggio nella suggestiva cornice del Palazzo dell’Archiginnasio in piazza Galvani. Ad animare la giornata inaugurale della 19^ edizione ci saranno anche le cinque “Regine italiane dell’Arte e della Cultura 2015” e cioè Ravenna, Cagliari, Lecce, Perugia e Siena, ovvero le candidate finaliste al titolo di “Capitale Europea della Cultura 2019” – vinto da Matera – che quest’anno presenteranno (venerdì 29 nel Cubiculum Artistarum dell’Archiginnasio) tante iniziative, frutto del lavoro già svolto per la candidatura.

Anche quest’anno la Borsa – promossa da Confesercenti, ENIT, APT Emilia Romagna e Unione di Prodotto Città d’Arte, Comune, CCIAA di Bologna, con la collaborazione di E.N.B. Ente Bilaterale Nazionale del Turismo, UniCredit e Assicoop dell’Emilia Romagna – accoglierà decine di tour operator internazionali interessati al prodotto vacanza d’arte e cultura in Italia. Sono attesi oltre un centinaio di operatori da 36 Paesi del mondo (Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Croazia, Danimarca, Emirati Arabi, Francia, Finlandia, Germania, Giappone, India, Irlanda, Israele, Italia, Lituania, Malta, Messico, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria e USA), il 90% dei quali partecipa per la prima volta alla Borsa.

I paesi rappresentati crescono rispetto all’edizione dello scorso anno, con le new entry di Australia, Brasile, Irlanda, Malta e Slovenia. Accanto ad arte e cultura, sarà l’enogastronomia tipica il filo conduttore dell’intera manifestazione che caratterizzerà il ricco programma di eventi ed iniziative (riportate nel sito www.100cities.it), come i momenti più legati al trade turistico. La Borsa vera e propria entrerà nel vivo già venerdì 29 con il workshop “Fine Food and Wine: The Ultimate Italy”, riservato a buyer e seller specializzati in enogastronomia, per poi passare al momento clou sabato 30 con il workshop internazionale, su appuntamenti prefissati, che vedrà i 100 tour operator incontrare 400 operatori dell’offerta.

Il 29 maggio previsti anche un seminario gratuito per addetti ai lavori sulla “Coopetition” (cooperazione + competizione) nel turismo (ore 10 Sala Stabat Mater) e il Focus Nazionale “La Valorizzazione del patrimonio culturale come volano per il turismo” (ore 15 Sala Accademia dell’Agricoltura), entrambi a cura di CAT Confesercenti Emilia Romagna e BTO Educational & Centro Studi Turistici Firenze.

Degustazioni, show cooking e salute in tavola. Per tre giorni il cortile del Palazzo dell’Archiginnasio si trasformerà in una ricca tavola imbandita tra degustazioni e show cooking. Interessante anteprima del Festival del cibo di strada “Saporìe”, in programma a Cesena dal 2 al 4 ottobre prossimi, con degustazioni di panini col Lampredotto e trippa alla fiorentina dalla Toscana, “Pani ca meusa”, arancine, cannoli e cassatine dalla Sicilia, olive all’ascolana dalle Marche e altro ancora. Nello stand gestito dalla Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici (Fiepet Confesercenti) per tre giorni si terranno show cooking gratuiti per imparare a preparare la panissa (ricetta vercellese a base di riso) e i maccheroncini con i pomodori scattaricciati (piatto tipico salentino) e scoprire qualità ed usi in cucina del bergamotto calabrese e dei prodotti toscani delle aree del Parco Migliarino, di San Rossore e Massaciuccoli. Domenica 31 maggio spazio alla salute in cucina con gli appuntamenti di “Biogourmet” dedicati ai centrifugati e alla cucina vegan crudista (stand Fiepet Confesercenti). Per l’intera durata della manifestazione degustazione della birra artigianale bolognese alla spina.

Buona performance delle città d’arte emiliano romagnole nel 2014: +3% di arrivi e presenze. L’offerta di arte e cultura –ma anche prodotti tipici, motorvalley, shopping esclusivo- delle città d’arte dell’Emilia Romagna attira sempre più turisti, italiani e stranieri. Secondo i dati provvisori forniti dalle Amministrazioni Provinciali ed elaborati per Assoturismo Confesercenti Emilia Romagna dal Centro Studi Turistici (CST), la stagione 2014 ha chiuso con 2,485 milioni di arrivi e 5,020 milioni di presenze, facendo registrare una crescita intorno al 3%, con un saldo positivo di circa 75 mila arrivi e oltre 145 mila pernottamenti. Per quanto riguarda la domanda, si registra un incremento sia di quella italiana (2,3%) che della straniera (4,0%): per gli italiani si contano circa 69 mila pernottamenti in più, per gli stranieri oltre 76 mila. Complessivamente il peso della componente straniera è salito al 39,5% del totale, mentre quello del mercato domestico ha riconfermato la sua solidità al 60,5%. Nonostante i risultati leggermente migliori degli stranieri, il turismo nazionale rimane preponderante in tutte le città. Bologna si distingue ancora per la quota più elevata di turisti stranieri (oltre un milione e 50 mila pernottamenti pari al 48,2% delle presenze comunali). Ottima performance anche per i visitatori dei musei nelle città d’arte emiliano romagnole, con un incremento del 9,7% (per un saldo positivo di 57.000 unità) e 637.649 ingressi complessivi.

“Considerata la situazione economica ancora incerta – spiega Stefano Bollettinari, direttore regionale Confesercenti – il risultato del 2014 per il turismo delle città d’arte dell’Emilia Romagna si può considerare soddisfacente, sia per la domanda italiana (+2,3%), sia per quella straniera (+4%). Migliora leggermente anche il tasso di occupazione alberghiera nel confronto tra il 2014 e il 2013, anche se le potenzialità dell’offerta alberghiera nelle città d’arte della Regione è ancora ampia e la redditività aziendale in questi ultimi anni si è molto ridotta”.

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