Comacchio
12 Aprile 2015
Escalation del fenomeno legata alla raccolta differenziata, ma non mancano neanche gli automobilisti incivili

Discariche a cielo aperto, scattano le prime sanzioni

di Redazione | 2 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Mobili accatastati nelle piazzole di sosta, sacchi dell’immondizia lanciati senza troppi patemi in mezzo alla vegetazione, bottiglie e lattine vuoti abbandonati sul ciglio della strada. Una situazione di inciviltà diffusa che negli ultimi mesi non è passata inosservata a Comacchio, dove anche il sindaco Marco Fabbri una settimana fa si è lamentato pubblicamente per gli “omaggi pasquali” e gli “assaggi di civiltà” abbandonati anche all’interno del Parco del Delta durante i giorni di Pasqua. Il fenomeno però non è cominciato con le festività, che anzi hanno dato un’accelerazione alle indagini del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Comacchio, che ieri ha fatto partire le prime sanzioni per i cittadini e gli automobilisti responsabili delle improvvisate discariche.

A finire nel mirino dei carabinieri sono state – almeno per il momento – quattro cittadini comacchiesi, di età compresa tra i 28 e i 70 anni, che dovranno pagare somme tra i 300 e i 3000 euro. Identificati dagli inquirenti mentre scaricavano in mezzo alla vegetazione immondizia e vecchi mobili, in un’occasione addirittura con il supporto di un carrello appendice stracolmo di sacchi del pattume. I quattro in questo caso se la cavano con una semplice ammenda, dal momento che i loro rifiuti non erano classificati come ‘speciali pericolosi’, il cui abbandono costituisce reato penale.

L’attività di controllo continua però senza sosta, per prevenire il formarsi di nuove discariche a cielo aperto, riscontrate fino a questo momento nei Comuni di Comacchio (Lido Volano, Porto Garibaldi, Lido Scacchi e nelle valli), di Goro e Codigoro (Bosco Mesola). Secondo i carabinieri l’escalation del fenomeno potrebbe essere legato all’entrata in vigore della raccolta differenziata, che alcuni cittadini cercano non molto responsabilmente di evitare abbandonando la propria spazzatura per il territorio. Ma bisogna anche tener conto di come nel comacchiese, zona di passaggio tra il litorale riminese e il territorio veneto, non manchino gli automobilisti incivili che lasciano l’immondizia sulla prima piazzola a portata. Anche in questo caso però i controlli dei carabinieri si sono intensificati e non è escluso che nelle prossime settimane possano scattare nuove ammende o denunce per automobilisti e cittadini responsabili delle discariche nelle aree naturali e sulle strade della zona.

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