Via Pontegradella
Allargare e rinforzare via Pontegradella, “al fine di renderla accettabile col carico di traffico e gli standard di sicurezza del secolo corrente”. Non mancano le frecciate ironiche tipiche degli interventi di Francesco Rendine nella nuova interpellanza depositata dal capogruppo della lista Gol, e rivolta al sindaco Tiziano Tagliani e all’assessore ai lavori pubblici Aldo Modonesi.
Un’interpellanza in cui il consigliere ripercorre in qualche riga la storia della frazione di Pontegradella, che “nel XII secolo era raggiungibile per via fluviale dal Po di Volano” ma “nei secoli successivi al medioevo, la modificata idrografia del territorio rendeva possibile accedere via terra al borgo attraverso via Pontegradella, detta via, a parte la ciclabile, tombatura di alcuni tratti del canale ed una lieve modifica del tracciato, si presenta com’era negli anni ’45 – 50”.
Ma una volta preso atto che “la viabilità ed i carichi stradali negli ultimi 70 anni sono alquanto variati, risultando più gravosi del secolo scorso”, Rendine segnala come “la larghezza della strada renda problematico l’incrocio tra veicoli, anche perché ivi transitano gli autobus della linea 9 e, poiché non è presente nessun segnale che impedisce di sorpassare, si assiste ad auto che effettuano sorpassi in velocità invadendo completamente l’altra corsia e creando pericolo ai veicoli contrapposti che hanno la visuale limitata dalla presenza di cassonetti per la spazzatura”. Al punto che “il rischio connesso all’installazione del guardavia che impedisce alle auto di cadere nel canale, ma è di estrema pericolosità per ciclisti e motociclisti”.
Rendine chiede quindi all’amministrazione di “intervenire efficacemente sulla geometria della via al fine di renderla accettabile col carico di traffico e gli standard di sicurezza del secolo corrente”, oltre che di “disporre idonei interventi anche con l’utilizzo della polizia municipale al fine di garantire la regolarità della circolazione stradale”.
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