Poggio Renatico
27 Dicembre 2014
Un percorso protetto ha consentito a Natale l'accesso alla sala perzialmente agibile

In 500 alla messa nella nuova chiesa

di Redazione | 2 min

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Poggio Renatico. Una sala gremita da non riuscire a passare. C’erano almeno cinquecento persone alla mezzanotte del 25 dicembre per assistere alla messa di Natale nella nuova chiesa di via Salvo d’Acquisto, rinata dalle ceneri dell’incompiuto asilo nido e la cui funzione sarà quella di sostituire temporaneamente l’abbazia di San Michele Arcangelo in piazza, gravemente danneggiata dal terremoto.

Una messa possibile grazie a un percorso protetto che ha consentito l’accesso alla sala, per la quale è stata data un’agibilità parziale e temporanea per la festività più importante dell’anno. Il resto della struttura è infatti in fase di completamento e la nuova chiesa ‘di mattoni’ verrà utilizzata una volta completati i lavori nei primi mesi del 2015.

La struttura, realizzata in stile moderno, può contenere almeno 230 persone a sedere oltre a quelle in piedi, e al termine dei lavori sarà dotata di aule per il catechismo, servizi igienici, uffici e ospiterà la nuova dimora del parroco, don Simone Zanardi, che dal maggio di due anni fa non si taglia la barba per rimarcare l’assenza di una canonica.

La massiccia presenza di persone ha lasciato stupito anche il prete, che ha cominciato la funzione chiedendosi dove si trovassero tutti questi fedeli durante le altre domeniche dell’anno: “Credo ci sia tanta gente solo per curiosità, ma anche se vedere la chiesa nuova fosse l’unico motivo che vi ha spinto a venire qui va bene lo stesso, perché un po’ di santità vi rimane attaccata comunque”.

“Torneremo nella tenda per lasciar lavorare in pace i muratori ma io sono contento”, ha continuato don Simone, ottenendo un “Anche noi!” collettivo dalla platea.

Il parroco poi ha esortato i fedeli a ‘non tornare come prima’: “O tornate a casa migliori o rimanete qui, non si può tornare esattamente come prima. Facciamo che gli auguri di Natale siano l’inizio di una cordialità più sincera, facciamo capire che è cambiato qualcosa stasera che è nato Gesù”.

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