Sport
20 Novembre 2014
Dopo il pari a reti bianche con l'Ancona, Giani e compagni contro il Forlì dell'ex Fantoni nell'anticipo del venerdì

Spal, trasferta romagnola

di Federico Pansini | 3 min

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forlì spalNemmeno il tempo di assorbire le fatiche e la rabbia (verso le decisioni arbitrali quanto mai discutibili) del match con l’Ancona, che per la Spal è già tempo di rituffarsi in campionato. E quella che si apre sarà una settimana importante per i biancazzurri, impegnati due volte consecutive nell’inusuale serata del venerdì in anticipo, come dettato dal discusso – e discutibile – calendario della Lega Pro Unica: domani (venerdì 21; ndr) la sfida sul campo del forlì, sette giorni più tardi il Pisa al “Paolo Mazza”.

La sfida pareggiata con l’Ancona, al pari delle vittoria sul campo della Pro Piacenza, lascia in eredità indicazioni in chiaro-scuro sul momento spallino: di positivo, la seconda gara senza reti al passivo, una bella reazione – nervosa e determinata – e un secondo tempo giocato con l’uomo in meno per l’espulsione – contestata – di Lazzari, in cui i biancazzurri avrebbero meritato forse anche più degli ospiti la vittoria. L’altra faccia della medaglia, racconta di una squadra molto ‘bloccata’ nella prima frazione di gioco, con tante difficoltà nel creare manovra ed occasioni (merito, o demerito, da condividere però con l’ottima organizzazione difensiva dell’Ancona).

Questo aspetto ha fatto storcere il naso ad alcuni degli oltre 4000 spetattori del “Mazza” e, soprattutto, alla dirigenza estense: a farsi portavoce del sentore, come sempre, il Presidente Walter Mattioli che non ha nascosto il rammarico per il gioco espresso dalla squadra. Un messaggio chiaro a mister Brevi, con cui lo stesso massimo dirigente biancazzurro ha avuto un ‘salutare’ confronto a inizio settimana, mettendo così a tacere le voci, affrettate e premature, di una messa in discussione del tecnico.

La Spal non può e non deve essere considerata una squadra “ammazza campionato”, e questo è il messaggio che sin dalla scorsa estate è passato da parte della società; allo stesso tempo, i biancazzurri hanno tutte le carte in regola per coltivare il sogno dei playoff e dalla squadra i vertici si aspettano, prima ancora dei risultati e soprattutto davanti ad uno straordinario pubblico come quello del “Paolo Mazza”, maggiori intraprendenza e coraggio. Elementi capaci di ‘infiammare’ e coltivare la passione dei tifosi, così come accaduto nel secondo tempo della sfida con l’Ancona.

Forlì potrebbe essere una buona occasione per valutare i primi miglioramenti in questo senso, ma non sarà una gara semplice, se mai ce ne fossero in un torneo così equilibrato: i romagnoli si trovano a quota 15 punti, in quint’ultima posizione di classifica, ma 13 di questi punti sono stati raccolti proprio nelle partite giocate in casa, al “Tullio Morgagni”, dove la formazione dell’ex Fantoni guidata da Roberto Rossi su sette gare giocate ha vinto quattro volte e conquistato un pareggio.

Brevi, senza lo squalificato Lazzari e con Gentile acciaccato e quasi sicuramente indisponibile, può sorridere per il ritorno di Gasparetto. Il forte centrale ex Cittadella, fermo da oltre due mesi per un problema al ginocchio, è pronto a riprendere posto nel reparto arretrato portando esperienza e solidità. Per quanto riguarda la formazione, massimo riserbo da parte del trainer biancazzurro: la Spal potrebbe riproporre il 4-4-2 visto a Piacenza, con Capece sulla linea mediana al fianco di Togni, Filippini e Finotto (o Di Quinzio) esterni e la conferma di Fioretti e Germinale come duo d’attacco. In difesa con Gasparetto e Giani centrali, Ferrettì e Legittimo terzini.

Fischio d’inizio di Forlì-Spal alle ore 19,30 di domani (venerdì) al “Tullio Morgagni”.

 

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