Sono stati ben pochi gli studenti che hanno risposto alla chiamata lanciata dall’Unione degli Studenti di Ferrara per prepararsi alla manifestazione del 14 novembre in occasione della giornata di mobilitazione europea. Erano poco più di venti, infatti, i ragazzi che hanno partecipato al raduno svoltosi oggi pomeriggio in piazza Municipale per esprimere la loro opinione sulle scuole che frequentano ogni giorno. Gli studenti – provenienti da diversi istituti quali Ariosto, Roiti, Dosso Dossi, Carducci, Itis e Monti – si sono divisi in gruppi per dibattere i punti critici e quelli di forza delle scuola che frequentano tutti i giorni. Le idee su come risolvere i problemi che affiggono il sistema scolastico e su come valorizzare i punti di forza della propria scuola, sono state scritte sui cartelloni che il prossimo venerdì verranno portati in corteo da piazzale Dante a piazza Castello.

L’obiettivo dell’iniziativa organizzata da Uds, quindi, era quello mobilitare gli studenti per costruire in modo partecipato e democratico i temi da portare in corteo, anche in vista della giornata mondiale dello studente che si tiene ogni anno il 17 novembre per rivendicare il diritto allo studio e il diritto degli studenti a esprimersi. A causa della scarsa partecipazione, però, non si può certamente dire che questo obiettivo sia stato raggiunto. “La partecipazione è stata scarsa ma non ci aspettavamo le masse – conferma Margherita Dondi, portavoce dell’Uds – sia per l’orario del flashmob sia per la poca motivazione degli studenti. Da una parte, infatti, capiamo che sia difficile per gli studenti uscire da scuola e continuare a parlare di scuola (il ritrovo in piazza Municipale era previsto per le 14.30, ndr), dall’altra viene confermato il fatto che gli studenti ferraresi sono poco sensibilizzati e motivati. Le risposte arrivano sempre a fasi alternate”.

Tutte le speranze sono riposte nella manifestazione del 14 novembre. “L’ultimo corteo contro la buona scuola del governo Renzi ha avuto una buona partecipazione, arrivando a contare quasi 200 manifestanti – commenta Dondi – ma per il prossimo corteo ci aspettiamo di replicare, se non di superare, questo risultato. Invitiamo tutti gli studenti a mobilitarsi perché vogliamo costruire modelli di scuola e istruzione differenti da quelle attuali, vogliamo proporre un’alternativa a quanto propongono il premier Renzi e il ministro Giannini nella loro buona scuola, vogliamo essere attori protagonisti del rinnovamento del sistema scolastico. Una consultazione online non è sufficiente per coinvolgerci in modo concreto – conclude la portavoce dell’Uds – per questo dobbiamo far sentire la nostra voce in piazza”.