Un giro di spaccio ‘cosmopolita’ e aperto a ogni tipo di sostanza e clientela. Dagli ‘attempati’ consumatori di cocaina agli universitari con il vizietto della marijuana, fino ad arrivare alla più orribile e letale delle combinazioni: vendere eroina ai minorenni. Un’inchiesta condotta dalla guardia di finanza e dal pm Alberto Savino nei locali della ‘movida’ ferrarese, e che ha consentito di portare alla sbarra 19 persone di varie nazionalità (tunisina, nigeriana, italiana, etiope, ucraina e pakistana).
Dei 19 indagati presenti in udienza preliminare, quasi la metà è già stata condannata dopo aver optato per il patteggiamento o il rito abbreviato. Tra questi anche il 35enne tunisino Said Refki (condannato a 4 anni e 4 mesi), attualmente detenuto nel carcere di San Vittore, e il 54enne nato in Etiopia Alessio Giacomo Ricciardi (condannato a 5 anni e mezzo), già noto alle fiamme gialle per un’altra recente inchiesta su un giro di spaccio di droghe leggere e pesanti tra i locali ferraresi.In questo caso e la guardia di finanza gli ha contestato oltre 20 episodi di spaccio di cocaina (per un totale di oltre 200 grammi), sostanza che otteneva rifornendosi da Ramzi Ben Mongi Ajroudi e Peter Ikhkhma, anch’essi al centro della stessa indagine delle fiamme gialle per cessioni di rispettivamente 60 e 120 grammi di ‘polvere bianca’. Refki, difeso dall’avvocato Maria Rita Farinelli, è stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione per aver effettuato circa 171 cessioni di eroina nelle piazze di Ferrara e Galliera.
Resta però ancora aperto il processo per gran parte degli imputati ‘minori’: persone che secondo gli inquirenti hanno avuto un ruolo secondario ma comunque indispensabile per il giro di spaccio, aiutando i principali indagati a trovare la clientela o effettuando in prima persona alcune delle cessioni di droga documentate dalla forze dell’ordine. Si apre così il procedimento ordinario nel tribunale di Ferrara per otto imputati: la 37enne Isabella Squerzanti, il 32enne Fares Abdelhak, il 60enne Houssine Kalboussi, il 28enne Hassan Bilal, il 25enne Sylvester Ikarokhale, il 54enne Alì Tassi e il 29enne Ilies Trabelsi. Durante l’udienza filtro che ha dato il via il processo, il giudice collegiale ha nominato il perito che dovrà effettuare la trascrizione delle intercettazioni telefoniche tra gli imputati e, una volta terminata questa operazione, in primavera si entrerà nella fase vera e propria del dibattimento.
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