È cominciato questa mattina il weekend più atteso dell’anno con l’inaugurazione del Festival di Internazionale. Turisti, professionisti dell’informazione, studenti e semplici curiosi invaderanno la città estense per assistere ai 100 incontri programmati fino a domenica sera nel centro storico. Ma come si presenta la città estense alle migliaia di visitatori in coda per entrare nei teatri e nelle sale dove si svolge il festival? La ‘cartolina’ del primo giorno di programmazione non è certo delle migliori per Ferrara che, complice il tradizionale mercato del venerdì, non si è certo mostrata nel suo aspetto migliore.
Infatti tra piazza Travaglio e corso Giovecca – in pratica lungo quasi tutto lo spazio in cui si concentrano gli eventi del festival – erano presenti decine di bancarelle con la propria mercanzia in bella mostra: vestiti nuovi e usati, indumenti intimi, oggetti per la casa. Di certo non un ‘mercatino tipico’ che avrebbe potuto interessare i visitatori di passaggio per Ferrara, alcuni dei quali sono rimasti pazientemente in fila per entrare nel Teatro Comunale mentre a pochi metri di distanza erano ancora in corso le operazioni di sgombero delle bancarelle del venerdì.
Probabilmente sarebbe stato più saggio – almeno per questo fine settimana – trovare un’altra collocazione per il tradizionale mercato, spostandolo o concentrandolo in un’altra zona o piazza del centro storico. Evitando così almeno il disagio di numerosi visitatori costretti a sgomitare per farsi largo tra la folla che in mattinata si concentrava davanti al Duomo, oltre alla visione di scatoloni e sacchi della spazzatura abbandonati lungo la strada. Anche se – non ci sarebbe da stupirsi – potrebbe anche esserci chi apprezza la visione di una città ‘viva’ e continua indisturbata le proprie attività quotidiane anche durante uno degli appuntamenti più importanti dell’anno. Il dibattito è aperto.
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