Politica
19 Settembre 2014
Comacchio: “Il sindaco rappresenta tutta la comunità”

Polemiche 5 Stelle, Fabbri va avanti

di Marco Zavagli | 3 min

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fabbriComacchio. Fabbri non si ritirerà dalla lista per la Provincia. Il sindaco di Comacchio va avanti per la sua strada, come il collega parmense Pizzarotti, incurante dei colleghi grillini che si sono schierati in massa dalla parte di Grillo e Casaleggio. Perché “per crescere e risolvere i problemi occorre stare nelle istituzioni”. Così infatti il Movimento 5 stelle di Comacchio risponde al deputato Vittorio Ferraresi e agli altri rappresentanti pentastellati dei comuni della provincia dove sono presenti i meet up di Grillo (Ferrara, Codigoro, Fiscaglia e Lagosanto). Secondo Fabbri & Co. la scelta di partecipare al ‘listone’ con Pd, Fi e gli altri partiti non viola il principio fondamentale del Movimento del no ad ogni tipo di alleanza.

Questo perché “alla luce del nuovo riordino delle Provincie – affermano i grillini comacchiesi – sono stati creati due enti con analoghe funzioni seppur con dimensioni differenti: le Provincie e le Città Metropolitane come nel caso di Venezia e Roma. Il sindaco rappresenta tutta la comunità e dunque tutti i rappresentanti politici, maggioranza e opposizione, le forze sociali ed economiche e non a caso è membro di diritto all’interno dell’assemblea dei sindaci della nuova provincia”.

Il tutto, diversamente dal passato, gratis. Non sono previsti nemmeno rimborsi per la benzina. Una cosa ben diversa, in sostanza, dall’ente che Grillo voleva cancellare.

La Provincia che verrà, inoltre, “non dovrà essere rappresentata da nessun partito o movimento tanto che non sono stati candidati simboli, ma dalle sue istituzioni, considerando giusto che a farlo siano in particolare i sindaci della Provincia”. E in un quadro del genere “il Comune di Comacchio ha il dovere e la responsabilità di dire ciò che pensa nelle sedi preposte, specie in campo turistico e ambientale in cui rappresentiamo oltre il 90% dei portatori di interesse dell’interno territorio provinciale. Abbiamo il dovere di affrontare i problemi assieme a tutti i sindaci del territorio, ma ciò non vorrà dire acconsentire a tutto ciò che verrà proposto. Fin dalla campagna elettorale del 2012 abbiamo detto che durante il mandato avremmo agito solo ed esclusivamente per il bene di Comacchio, ragionando su contenuti e non per ideologie e lo abbiamo dimostrato quotidianamente con i fatti, spesso e volentieri scontrandoci, con tutte le forze politiche”.

I comacchiesi non rinunciamo poi a riprendere Ferraresi, che “sputa sentenze senza conoscere tutto ciò che sta accadendo sul territorio ed il lavoro svolto da questa amministrazione, dato che dopo la sua elezione si è visto soltanto un paio di volte sul territorio, di cui una per eventi mondani”. ce n’è anche per il M5S di Ferrara, contro il quale Comacchio si è scontrata durante la campagna elettorale di primavera, “quando abbiamo scoperto che avevano proposto un piano di riorganizzazione sanitario peggiore di quello approvata dal Pd e per il quale venne in maniera goffa e frettolosa cancellato il quarto punto programmatico del capitolo Sanità”. Lo stesso vale per le segnalazioni in occasione delle elezioni amministrative 2014, “quando abbiamo svelato per il bene del Movimento all’onorevole Ferraresi che nelle liste della Provincia di Ferrara (tra cui alcune che hanno sottoscritto con lui tale comunicato) erano stati presentati candidati già iscritti a partiti, già assessori con il Pd, rifiutati da altri partiti per le stesse elezioni amministrative o che avevano aderito a Democrazia in Movimento dei dissidenti ferraresi, lo stesso ha fatto finta di nulla e si sono visti i risultati finali: solo consiglieri di minoranza”.

“Se vogliamo crescere e risolvere i problemi – conclude il Movimento 5 Stelle di Comacchio -dobbiamo metterci la faccia tutti i giorni e stare nelle Istituzioni. Noi che stiamo governando lo stiamo facendo, anche commettendo errori ma sempre in buona fede”.

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