Cronaca
18 Settembre 2014
Il costo del progetto è di 15 milioni di euro finanziati dal Miur

Clara protagonista a RemTech Expo

di Elisa Fornasini | 3 min

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OLo scorso 1 settembre è partito il progetto Clara, un acronimo per CLoud plAtform and smart underground imaging for natural Risk Assessment, per acquisire maggiore conoscenza del territorio sui fenomeni di dissesto idrogeologico e rischio sismico che possono interessare i centri abitati. Il progetto – finalizzato quindi allo sviluppo di sensori, tecnologie e sistemi innovativi per la diagnostica non invasiva del sottosuolo per la mitigazione del rischio sismico e idrogeologico in aree urbane – verrà presentato ufficialmente domani, venerdì 19 settembre, dalle 9.30 alle 12.30 alla Fiera di Ferrara, dove è in corso di svolgimento l’ottava edizione di RemTech Expo. Il convegno, a cui parteciperanno tutti i responsabili della ricerca che ne illustreranno i contenuti ed i risultati attesi, sarà anticipato oggi dall’intervento del responsabile scientifico del progetto Francesco Castelli (sala Esonda, dalle 16.30 alle 18.30) e seguito nel pomeriggio di domani dalla tavola rotonda “I protagonisti di Clara: le realtà e il valore” con interventi dei vari partner aziendali (sala B, dalle 15.30 alle 17.30).

Il progetto vede appunto la sinergia tra numerosi partner, dalle università (di Ferrara, Catania ed Enna) ai centri di ricerca (consiglio Nazionale delle Ricerche, osservatorio Geofisico Sperimentale di Trieste), dalle grandi imprese (tra le quali e-Geos, Meridionale Impianti, Sidercem, Ids, Gruppo Hera) alle pmi (Tecno in spa, Sinergis), oltre alla pubblica amministrazione dei comuni interessati. Il progetto individua come tre casi di studio i territori comunali di Ferrara, Matera ed Enna che diventano delle città laboratorio e si candidano ad essere delle smart cities. “Il progetto raccoglie enti locali accomunati dal rischio idrogeologico e sismico – annuncia l’assessore comunale all’Ambiente Caterina Ferri – e per Ferrara si tratta di una grande occasione: la nostra città vuole essere sempre più innovativa, tanto che abbiamo istituito l’assessorato alla smart city”. Un altro riconoscimento è dato dal respiro nazionale del progetto: “Clara – specifica la Ferri – è finanziato dal Miur nell’ambito del bando ‘Smart Cities e social innovation’ con un importo complessivo di circa 15 milioni di euro”.

Ma in concreto come verranno spesi questi 15 milioni di euro? A rispondere è il responsabile scientifico del progetto Francesco Castelli: “Clara sperimenterà nuove tecnologie Ict, svilupperà prototipi strumentali e tecnologie innovative per acquisire informazioni sulla conformazione del territorio che verrà indagato fino a due km di profondità per analizzarne le caratteristiche geologiche come mai prima d’ora, infine svilupperà tecnologie cloud e mobile integrate in una piattaforma partecipativa open data per il coinvolgimento attivo della popolazione alla percezione, comunicazione e mitigazione dei rischi naturali. Un grande progetto che lascia ben sperare che torni utile per la collettività”. Il ruolo principale del cittadino come ‘comunicatore’ è messo in luce anche da Lorella Dall’Olio del servizio Ambiente del Comune di Ferrara: “Clara pone al centro l’esploratore urbano. Le persone in perenne connessione ad internet possiedono dei dispositivi che gli permettono di condividere in tempo reale quanto osservato, ed è proprio su queste segnalazioni dei cittadini che si basa il progetto”.

Presenti alla conferenza anche Fausto Ferraresi, direttore Teleriscaldamento Hera spa, Riccardo Caputo, docente di Geologia dei Terremoti dell’Università di Ferrara e Roberto Gueli, responsabile del consorzio Etna Hitech, che saranno tra i protagonisti del congresso nazionale in programma domani alla sezione speciale Coast Esonda di RemTech Expo.

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