Politica
25 Luglio 2014
Il sindaco di Berra: “Attaccano chi osa parlare, potrei restituire la tessera”

Area, la solitudine di Zaghini

di Marco Zavagli | 3 min

zaghiniBerra. Ha ‘osato’ alzare la voce ed ha ricevuto critiche di “abissale ignoranza” e “malafede”, oltre a preventivi avvertimenti di possibili azioni legali. Eric Zaghini, dopo aver letto le dichiarazioni del cda di Area e del suo presidente Loris Gadda, inviate via mail anche al suo Comune, quello di Berra, non ci sta a fare la parte del bersaglio e lancia un avvertimento alla segreteria provinciale del suo partito, il Pd: se non prenderà una posizione, lui potrebbe addirittura restituire la tessera.

Tutto nasce dalle dichiarazioni rese a Estense.com dal primo cittadino, l’unico ad anticipare il suo voto negativo all’assemblea dei soci che si terrà oggi, chiamata a decidere sul premio di fine mandato per il cda. Di fronte alle reazioni del presidente Gadda, Zaghini rilancia. E lo fa puntando a far saltare il banco: “io non prendo lezioni di etica politica da nessuno, tantomeno da Gadda”.

Cosa vuol dire? “Che Gadda sapeva a cosa andava incontro quando assunse la presidenza di Area nel 2009 e fece di tutto in seno al partito per rivendicare per sé un ruolo importante. In direzione allora si stracciò le vesti pur di ottenere un incarico, lasciando di stucco molti dei presenti”. E l’incarico arrivò. Ora, a mandato scaduto, “io mi sono permesso di esprimere un giudizio che prescinde dalle persone e dalle loro competenze, che anzi ho apprezzato; ma, piaccia o no, io sono il rappresentante di uno dei Comuni soci, quindi della proprietà e non posso stare zitto quando vengono rivendicati come brillanti dei risultati che invece presentano diversi punti di criticità”.

Vale a dire? “Innanzitutto per far quadrare il bilancio sono stati utilizzati in maniera estesa dei principi contabili criticabili, come quello della capitalizzazione di un milione di euro di spese per i personale”. in secondo luogo “c’è stato un aumento delle tariffe nonostante le promesse andassero in senso contrario”. Terzo, “si è ricorso al mercato dei rifiuti speciali provenienti da Napoli” ed “è stato aumentato in maniera spropositata il costo del personale, internalizzando senza concorso figure che prima operavano all’esterno”. Quanto al bilancio tecnicamente inteso, “il margine operativo lordo è in calo rispetto all’anno prima”. E “si è continuato pervicacemente a operare in regime di affidamento in house con il Comune di Comacchio, quando questi non è un Comune socio e quindi non potrebbe rientrare in questa formula”.

Ce n’è abbastanza secondo Zaghini per permettersi di esprimere un segno meno su alcune scelte politiche del cda. E, riguardo a una delle critiche piovute al suo indirizzo, il sindaco replica che “io non sono un sostenitore del pubblico o del privato. Sono un sostenitore del mercato. E questa gente non ha capito che un servizio pubblico essenziale va affidato al soggetto che svolge questo servizio nel modo migliore al minor costo. E questo è un risultato che può avvenire solo tramite una gara a evidenza pubblica. Un modello dal quale loro sono sempre rifuggiti”.

Nell’assemblea di oggi né Gadda né Zaghini saranno presenti. Lo scontro promette però di procrastinarsi anche oltre il tempo dell’assemblea e arrivare direttamente sul tavolo della segreteria provinciale del Pd, partito al quale sia Gadda che Zaghini appartengono. Non ne fa mistero il sindaco di Berra: “questo premio è un regalo all’antipolitica e io, come rappresentante di un Comune socio di una azienda totalmente pubblica, ho osato farlo presente. Questo mi è costato un attacco personale. Se non troverò sostegno non escludo che potrei restituire la tessera del partito”.

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