Politica
25 Luglio 2014
Appello dei renziani ai sindaci: “Non votate il premio di fine mandato”

Gadda diserterà il cda e annuncia querele

di Marco Zavagli | 4 min

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adminCopparo. “Essere messo sui giornali come quello che chiede indennità, non va bene! La verità non è questa, la proposta è stata fatta dai sindaci sul bilancio consuntivo nell’assemblea del 24 giugno 2014, tenutasi a Lagosanto e votata con 2 astenuti. Il passaggio ulteriore di mettere la suddetta proposta all’ordine del giorno è stata fatta per ulteriore chiarezza!”. È lo sfogo di Loris Gadda, dettata all’ufficio stampa e inviato via posta elettronica a tutti i Comuni soci. Il presidente di Area anticipa che oggi non sarà presente all’assemblea che dovrà decidere se assegnare o meno il premio di risultato al cda (dalle indiscrezioni trapelate i soci sembrano orientati verso la bocciatura).

Ma per Gadda la questione è diventata ormai di principio. Tanto che lascia intendere che la vicenda potrebbe non risolversi solo a livello politico: “Ora devo tutelare 40 anni di attività durante la quale mi son sempre comportato bene e ho amministrato nella limpidezza”. Il presidente uscente puntualizza poi le cifre per le quali viene tirato in ballo, ossia uno stipendio lordo al quale “sono state applicate le 2 spending review” e che ora “ammonta a poco più di 1000 euro”. E questo “con tutti i connessi rischi ecc. e assicurazioni di copertura sull’operato”.

“La cosa mi ha fatto molto, ma molto male – continua l’ex sindaco Pd di Lagosanto -! E chi ha scatenato questa cosa sta nascondendo la verità: che verrà un giorno in cui dovranno fare i conti con la loro coscienza e che il Cielo li possa perdonare. Ora è chiaro che devo tutelare la mia onorabilità pertanto mi riservo di valutare la situazione e querelare tutti quelli che non terranno conto di cosa dicono i verbali”.

Alla luce di questo “non parteciperò all’assemblea di domani (oggi, ndr), perché ritengo di non avere più niente da dire. Essere sbattuti in prima pagina per 8 mila euro netti in 5 anni, per di più no richiesti, mi sembra ridicolo”.

Sulla polemica nata dagli articoli di Estense.com si inseriscono anche le opposizioni in Comune a Copparo che, “pur riconoscendo il lavoro di Loris Gadda, capace di chiudere il bilancio 2013 con un attivo (era la sua mission)”, nutrono “grosse perplessità sull’opportunità di elargire i premi ‘extra’ di produzione solamente ai componenti del cda di Area, in quanto l’obiettivo è stato raggiunto anche grazie e soprattutto all’impegno dei cittadini per la raccolta dei rifiuti differenziata porta a porta … e non solo, anche grazie all’aumento delle tariffe”. Di qui la proposta delle minoranze: “se ci sarà un premio di produzione, questo venga messo a disposizione dei cittadini sottoforma o di diminuzione delle tariffe oppure per realizzare un’isola ecologica. Ribadiamo la nostra contrarietà e confidiamo che i sindaci, e soprattutto quello di Copparo, in un momento di crisi e sacrifici per tutti, ponderino attentamente le dovute decisioni”.

All’interno del Partito democratico, invece, è il ‘grande accusatore’ di Gadda, Eric Zaghini, a incassare il sostegno dei renziani di Ferrara Adesso. “L’inopportunità politica e morale del riconoscimento – afferma l’associazione – non risiede solo nei tempi di importanti difficoltà finanziarie, ma anche nel merito di un premio che è legato ad obiettivi che una azienda pubblica di servizi non deve avere come “aggiuntivi” ma come obbiettivi di minima”. Pur riconoscendo al cda un lavoro di risanamento di Area rispetto al disavanzo del 2009, Ferrara Adesso ricorda che “per questo erano stati chiamati sin dalla loro nomina a fare i nuovi membri e il presidente, questo è stato il loro mandato e ciò per cui sono stati pagati i loro incarichi”.

Ecco allora che i renziani chiedono ad Area, “che è azienda pubblica quindi del territorio, dei Comuni”, di non essere “un segnale di gestione della cosa pubblica tipico della vecchia politica, soprattutto quando si sono aumentate le tariffe dei servizi ai cittadini”. Sul punto i renziani ricordano “come gli stessi dirigenti di Area, in occasione dei consigli comunali dei comuni soci, durante la presentazione del piano industriale, avessero fermamente garantito che il costo del servizio sarebbe rimasto invariato per 5 anni, dal 2011 al 2015, salvo le variazioni Istat”. E invece “non è stato semplice per gli amministratori locali spiegare quasi quotidianamente ai propri cittadini gli aumenti che in realtà si sono sommati negli anni, in aggiunta all’aggiornamento degli indici Istat, attribuendo le responsabilità al susseguirsi delle normative”.

Detto ciò, “consiglieri e presidente bene farebbero a ritirare la loro richiesta: ne guadagnerebbero, non in finanze, ma in reputazione, già sufficientemente messa in discussione da promesse poi non mantenute. Questa vicenda è la conferma della necessità di ripensare completamente il sistema dei gestori dei servizi pubblici locali operanti nella nostra Provincia che solo per quello che riguarda il settore dei rifiuti sono 4: anomalia unica nel panorama regionale i cui riflessi ricadono esclusivamente sui nostri cittadini”. Di qui l’appello ai sindaci soci di “non votare il premio di fine mandato richiesto (in realtà non richiesto direttamente dal cda ma risultante da un ‘patto’ inizio mandato, ndr) dal cda di Area: cambiamo verso anche nei servizi pubblici locali”.

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