Politica
25 Luglio 2014
La reazione durissima degli amministratori: “Polemica figlia di un’abissale ignoranza e malafede”

Premio al cda, Area: “La proposta dai sindaci”

di Marco Zavagli | 3 min

00000186-originalCopparo. È il giorno dell’assemblea per Area. E soprattutto è il giorno in cui si discuterà del premio di risultato per il suo cda. Dopo le polemiche nate in seguito all’articolo di Estense.com che annunciava nell’ordine del giorno “il riconoscimento dell’indennità di risultato al cda uscente”, ora interviene l’azienda con “alcune precisazioni – come si legge nella nota inviataci dalla multiservizi – per chi desidera farsi un’idea oggettiva sulla questione Area-indennità cda ed altro”.

In primo luogo gli amministratori rimarcano la circostanza che non hanno chiesto loro la corresponsione dell’indennità di risultato di cui si parla, ma “si è limitato, come previsto dallo Statuto, a inserire nell’ordine del giorno della prossima assemblea dei soci, per una questione di trasparenza, lo specifico punto già peraltro approvato dalla precedente assemblea del 24 giugno 2014 su proposta di alcuni sindaci, di cui si era fatto portavoce il sindaco di Ostellato” Andrea Marchi; “proposta non all’ordine del giorno di quell’assemblea pur tuttavia approvata a maggioranza, con due soli astenuti, e condizionata al parere positivo del collegio sindacale”.

Il premio in questione, fa sapere Area, “riconoscerebbe, per quattro anni, circa 2.000 euro netti all’anno ai consiglieri e poco più al presidente”.

La nota ripercorre poi la storia del riconoscimento di risultato. Tutto nasce da un patto contrattuale, non applicato, risalente al 2010, “quando il bilancio chiuso dal nuovo CdA era in perdita per la gestione precedente”. Oggi, il cda, pur acquisito il parere positivo del collegio sindacale, “anziché disporre la liquidazione dell’indennità, essendo assente in quell’assemblea un socio, ha ritenuto, appunto per chiarezza e trasparenza, di riproporre l’argomento all’assemblea del 25 luglio 2014 attraverso un ordine del giorno che prevedesse la presa d’atto del documento del collegio sindacale, atteso che la decisione era già stata presa”. Il ‘socio’ in questione è Eric Zaghini di Berra. Non lo nasconde nemmeno la nota: “proprio quel socio che, non partecipando all’assemblea, oggi si dichiara contrario prima sui media che nelle sedi competenti”. Zaghini aveva anticipato a Estense.com il suo voto negativo, criticando l’opportunità di un premio definito “fuori dal tempo”.

In conclusione, non è stato il cda a richiedere specificatamente l’indennità. Il premio derivava dall’accordo di quattro anni prima, “ed è a quello cui ha fatto riferimento il sindaco di Ostellato attualizzandolo alla diversissima situazione economica che ci apprestiamo a lasciare”.

La polemica scaturita sarebbe figlia, secondo gli amministratori di Area, di “un’abissale ignoranza” e “malafede”. Ignoranza “circa la complessità della gestione di un’azienda pubblica che svolge un servizio delicato come quello ambientale, e circa le responsabilità personali in capo ai suoi amministratori”. “Malafede”, da parte di chi “tale situazione e tali meccanismi conosce per compiti istituzionali e che ponendo l’attenzione sulla sola rimodulazione delle tariffe, li banalizza offendendo la propria intelligenza pur di dimostrare che il “pubblico” è per definizione inefficiente”.

Quanto alla congruità dei compensi poi, il cda si chiede “quanti avrebbero gestito il carico di responsabilità, anche patrimoniali, di un’azienda complessa come Area, con un bilancio di circa 30 milioni di euro, con una indennità di 1.100 euro al mese netti. Del resto, dirà senz’altro qualcuno, nessuno è obbligato a fare l’amministratore di un’azienda pubblica; assolutamente vero; ma è altrettanto vero che per tanti anni certe inconsistenti remunerazioni sono state l’alibi per giustificare gestioni deficitarie alla faccia delle logiche meritocratiche da tutti sbandierate”.

“E chi pretende di avere persone preparate – conclude la nota -, motivate ma scarsamente remunerate è perché vuole in realtà continuare con tali logiche per far fallire il sistema pubblico. I risultati conseguiti dall’uscente cda sono sotto gli occhi di tutti, almeno di chi vuol vedere.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com