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Poggio Renatico. “Il Pri non sosterrà la candidata del Pd Elettra Garuti alle prossime elezioni comunali”. Comincia così il comunicato, durissimo, dell’attuale assessore all’ambiente Rita Pareschi contro la candidata sindaco poggese del Pd (sua collega nella giunta Pavani in scadenza), che già la settimana scorsa perse un pezzo del suo stesso partito con le dimissioni dell’ex segretario democratico cittadino Enzo Ingargiola.
Per prima cosa la Pareschi ricalca le modalità con cui la Garuti sia stata scelta dal suo partito: “Nulla può essere ricondotto all’interno di quelle normali prassi che precedono una campagna elettorale, nel rispetto di quelle solide tradizioni che hanno sempre contraddistinto il partito democratico, nel dialogo con gli alleati e con le diverse sensibilità della società civile”.
Il riferimento, come chiarisce l’assessore, non è solo alle mancate primarie quanto piuttosto nell’assenza di alcuna forma di confronto tra il candidato sindaco e gli alleati “sul tipo di programma che intende portare avanti e sulle persone che dovranno contribuire alla sua realizzazione, premessa fondamentale per acquisire sostegno, supporto e condivisione”.
“Non si tratta – continua la Pareschi – di rivendicare attenzione a fronte di un consapevole scarso o inconsistente peso politico, quanto piuttosto di richiamare quei principi di pari dignità politica che stanno alla base della vita democratica e politica e che sono nettamente contrapposti ad ogni forma di decisionismo unilaterale. Il Pri non è dunque stato messo nelle condizioni di sostenere la candidata del Pd nella campagna elettorale. Evidentemente questo sostegno non interessa e si è voluto rompere scientemente un’intesa politica e programmatica che con il sindaco Pavani aveva trovato espressione e fondamento”.
Le tensioni in questo caso sono alimentate dalla volontà della candidata del Pd di non inserire in lista nessun assessore dell’attuale giunta, rendendo sostanzialmente impossibile così una loro riconferma a meno di ricorrere, in caso di vittoria, agli assessorati esterni. Opzione che però sembra molto improbabile visto lo stato delle cose.
La Pareschi riprende poi l’annosa questione dei cassonetti a calotta recentemente installati nell’intero territorio comunale, temendo “i rischi di mancata prosecuzione di un progetto sviluppato in tema di raccolta differenziata, che ha portato il comune, nell’arco di quasi due legislature, a passare dal 26% al 70% di raccolta differenziata, con il costo pro capite più basso di tutta la provincia. In questa direzione, i prossimi mesi saranno determinanti anche per definire una corretta calibrazione, sulle utenze, delle nuove modalità di tariffazione”.
“La preoccupazione – prosegue l’assessore -, è, dunque, fortemente motivata dall’assenza di ogni forma d’interessamento da parte del candidato sindaco sullo stato di un progetto tutt’altro che concluso ma anzi all’apice del suo svolgimento. Tale anomalo atteggiamento può avere solo due tipi di possibili motivazioni: o si pensa di rimuovere i cassonetti a calotta o non vi è alcuna consapevolezza in cosa realmente consistano i servizi di raccolta attivati”. Lo scontento del Pri risulta anche più chiaro alla luce dei dati sulle presenze in giunta degli assessori, dai quali risulta che nell’ultimo quinquennio la candidata del Pd Elettra Garuti è stata la meno presente, con il 26 per cento di assenze su poco più di duecento riunioni.
Dopo la spiegazione da parte dell’attuale assessore all’ambiente sui possibili rischi derivanti dalla rimozione dei cassonetti a calotta, il Pri chiude il comunicato nello stesso in modo in cui l’aveva aperto: “Per tutte le motivazioni esposte, che denunciano una volontà politica di discontinuità con il governo in carica e con le alleanze in essere, il Pri non sosterrà la candidata del Pd alle prossime amministrative, restando comunque al fianco dei cittadini che sono sensibili all’ambiente”.
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