Jolanda di Savoia. Il gip di Ferrara ha disposto l’imputazione coatta e il rinvio a giudizio per l’uomo accusato di essere l’autore delle pesanti minacce rivolte il 7 settembre scorso al sindaco di Jolanda di Savoia, Elisa Trombin.
“Stia attenta, le farò del male gettandole dell’acido addosso”. Sono queste le parole pronunciate dall’uomo di fronte a un funzionario comunale preposto all’assegnazione degli alloggi popolare. L’abitazione in cui il cittadino rumeno, in quel periodo residente a Copparo ma in attesa dello sfratto, era però già stato destinato alla vendita e per questo motivo non era disponibile. Un fatto che ha mandato l’uomo su tutte le furie, tanto da riferire al funzionario comunale la grave minaccia.
Dopo la denuncia da parte dell’impiegato sono subito partite le indagini dei carabinieri, mentre al sindaco sono giunti numerosi messaggi di solidarietà da parte dei suoi concittadini e delle istituzioni della provincia. Il lavoro degli inquirenti è stato valutato questa mattina (4 aprile) in udienza preliminare, durante la quale la procura ha proposto l’archiviazione del procedimento. Una richiesta non accolta dal gip Piera Tassoni, che ha ordinato l’imputazione coatta dell’autore delle minacce, che dovrà affrontare il processo ordinario nel tribunale di Ferrara.
Infatti, nonostante la minaccia non sia stata rivolta direttamente alla diretta interessata, secondo il giudice si configura ugualmente come “una condotta minatoria posta in essere nei confronti del sindaco”, capace di influenzarne il comportamento e la libertà di azione. “Ai fini dell’integrazione del delitto di minaccia a pubblico ufficiale (art. 336 Cp) – sono le conclusioni del gip -, non è necessaria una minaccia diretta o personale, essendo invece sufficiente l’uso di qualsiasi coazione, anche morale, ovvero una minaccia anche indiretta, purchè sussista l’idoneità a coartare la libertà di azione del pubblico ufficiale”.
“Apprendo ora – è il commento della Trombin – che il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Ferrara ha ritenuto di ordinare imputazione coatta al pm per le minacce da me ricevute. Mi auguro così di poter continuare il mio mandato elettorale con la necessaria serenità”.
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