Lagosanto. Il 6 marzo dello scorso anno, alle ore 21 (esattamente un anno fa), nella Residenza Municipale di Codigoro, si riunì il Consiglio Comunale allargato al quale parteciparono anche tutti i sindaci dei Comuni del basso ferrarese, che vedono coinvolti i propri concittadini come utenza dell’Ospedale del Delta di Lagosanto. In quell’occasione alcuni amministratori espressero alcuni considerazioni non seguite da altrettante azioni concordanti che oggi trovano una critica da parte del Comitato per la salvaguardia dell’Ospedale del Delta. “È per noi interessante riprendere alcune parti del verbale della seduta, dal momento che riporta le parole espresse in quell’occasione, dai vari soggetti intervenuti – si legge nella nota consegnata alla stampa -: parole che, purtroppo, non sono mai diventate inattuali, ma restano all’ordine del giorno anche oggi. Come non concordare con la famosa citazione di Alessandro Morandotti che recita: “C’è differenza tra l’aver dimenticato e non ricordare.”. Non è per caso – chiedono dal comitato – ciò che i nostri amministratori locali stanno perorando in merito alla sanità del basso ferrarese?”

Il primo bersaglio del piccolo memorandum delle parole non seguite dai fatti è Gianni Serra, all’epoca capogruppo consiliare del Pd di Codigoro (oggi è il direttore Ausl per il distretto Sud-Est). In quel consiglio, ricordano dal comitato, essendo a capo della coalizione di maggioranza “Unione per Codigoro” e anche dirigente dell’Azienda Usl di Ferrara, al fine di non generare nel pubblico presente l’idea che potesse sussistere un conflitto di interesse, ritenne di non svolgere le sue funzioni ‘politiche’ e delegare quindi i consiglieri della suddetta coalizione a trattare l’argomento in esame. Un gesto apprezzabile in nome della trasparenza, peccato che, ricorda ancora il comitato, successivamente a quell’incontro bocciò l’istituzione di una commissione Sanità presso il Comune di Codigoro definendola “un orpello”: “Ne condanniamo la mancanza di coerenza – afferma il comitato – dato che avrebbe dovuto, anche in quella circostanza, non svolgere le funzioni di capogruppo. Per noi vi è il dubbio che, data la connotazione politica di quella decisione ed il ruolo professionale ricoperto da Serra, vi sia stato un conflitto d’interesse”.

Critiche anche a Manuel Masiero (al tempo vicesindaco di Lagosanto, oggi sindaco facente funzione) – accusato di non aver “fermamente perorato” la sua posizione per salvaguardare l’ospedale – e a Franco Barilani (allora e oggi assessore alla Sanità di Codigoro) anch’egli accusato di non aver mai perseverato nella sua posizione a difesa della Pediatria e del Punto Nascita del Delta. Ma la censura forse più grande arriva nei confronti di Lorenzo Marchesini, sindaco di Mesola, che in quell’occasione – sempre secondo il racconto del comitato – aveva affermato di non condividere i nuovi riassetti gestionali proposti per la Pediatria dell’Ospedale del Delta, invitando più avanti l’Azienda Sanitaria a rivedere la propria posizione ma – chiede il comitato -: “Perché il sindaco Marchesini, nonostante i giustificati e veritieri dubbi espressi allora, ha poi votato a favore, insieme alla maggioranza dei sindaci del basso ferrarese, il piano di riorganizzazione della sanità ferrarese che tutti sappiamo essere in contrasto con quanto qua espresso?”

Al piccolo memorandum di posizioni affermate e mai messe in pratica segue, infine, un appello alle pubbliche amministrazioni, specialmente ai sindaci “perché si adoperino realmente nell’espletare la difesa dei servizi locali, legati alla sanità, così come da mandato elettorale conferitogli dal popolo (che rimane, e rimarrà, sovrano)”.