Economia e Lavoro
13 Febbraio 2014
In arrivo da aprile incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato

“Lavorare a Ferrara”, l’occupazione secondo la CamCom

di Redazione | 3 min

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Tre miliardi e quattrocentomila euro. A tanto ammonta il differenziale tra i risparmi dei ferraresi il i prestiti che chiedono alle banche. "A Ferrara - scrive Samuel Paganini di Fisac Ferrara - si raccoglie denaro che si presta altrove". Un "paradosso in una provincia economicamente fragile come la nostra" con i risparmi dei cittadini che "spesso finanziano attività non presenti sul nostro territorio"

Gruppo Hera: nel 2023 oltre 71 milioni di euro per l’area ferrarese

Rendicontare con chiarezza e trasparenza i risultati raggiunti, condividere con gli stakeholder gli obiettivi che indirizzano le scelte aziendali e impegnarsi per mettere al centro persone, bisogni e valorizzazione dei territori: sono i principi sui quali il Gruppo Hera ha costruito il proprio bilancio di sostenibilità 2023

admin-ajax (1)Più lavoro, più competitività e più investimenti: sono i tre pilastri che reggono “Lavorare a Ferrara”, il piano della Camera di Commercio per sostenere l’occupazione, che, lo ricordiamo, ha favorito, tra il 2011 e 2012, l’assunzione di oltre 200 giovani sotto i 35 anni e la nascita di 46 nuove imprese tra manifatturiero, terziario e agricoltura.

Il piano dell’ente di Largo Castello, operativo nel prossimo mese di aprile, comprenderà sia incentivi diretti alle imprese per assunzioni a tempo indeterminato, sia strumenti di natura indiretta volti, in particolare, a far crescere le aziende ferraresi e ad attrarne di nuove sul territorio provinciale. Tra le azioni previste, anche interventi finalizzati a contrastare la delocalizzazione, con la previsione, sotto diverse forme, di un vincolo al mantenimento dell’unità operativa in provincia di Ferrara. Il vincolo avrà una durata minima di 5 anni e la sua violazione comporterà la revoca totale dell’agevolazione con l’obbligo di restituzione delle risorse ricevute dalla Camera di Commercio. E al fine di consentire alle imprese una maggiore possibilità di utilizzo delle misure adottate, verrà realizzata, in collaborazione con le associazioni territoriali di categoria e le organizzazioni sindacali, una speciale Task force di comunicazione, con l’obiettivo di agevolare il più possibile le aziende nell’ottenimento dei finanziamenti necessari.

Carlo Alberto Roncarati, presidente della Camera di Commercio, non nasconde la sua soddisfazione: “Le 206 assunzioni avvenute nelle precedenti edizioni del bando mostrano come le imprese ferraresi non intendano certo fermarsi in questa fase così difficile per l’economia. Per dare un lavoro, in particolare ai giovani, c’è bisogno di una svolta nelle politiche europee e nazionali, spostando l’accento da austerità e risanamento dei bilanci pubblici a sviluppo e occupazione. A Ferrara, nel 2013, più di 600 giovani hanno scommesso sull’impresa per trovare risposta alle loro legittime aspirazioni di affermazione professionale. E’ la testimonianza – ha concluso Roncarati – che il ‘fare impresa’ sia un valore in cui continuare a credere con convinzione e con fiducia”.

Farsi conoscere (e apprezzare) e saper scrivere un bel curriculum vale molto di più di qualsiasi altra strada per trovare un lavoro. Ben di più, ad esempio, di quanto possa fare il suggerimento fornito da conoscenti comuni. E’ quanto dichiarano le imprese interpellate dalla Camera di Commercio nell’ambito del sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro: quasi una azienda su due, lo scorso anno (48,6%), ha effettuato un’assunzione per conoscenza diretta del candidato, magari avvenuta nell’ambito di un precedente periodo di lavoro o di stage, con una crescita sensibile di questa modalità di individuazione del personale rispetto a qualche anno fa (nel 2009 ad essa ricorreva poco meno del 25% delle imprese). La seconda modalità di selezione è quella legata alle banche dati aziendali, dove vengono conservati i curriculum dei candidati: ad esse fanno riferimento circa il 28% delle aziende. Si riduce invece la rilevanza della segnalazione da parte di conoscenti e fornitori: se tre anni fa la utilizzava un’impresa su cinque, ad essa ha fatto ricorso poco meno del 9% del mondo produttivo estense. A dimostrazione ulteriore che trovare lavoro passa sempre di più attraverso la conquista della fiducia nelle proprie capacità

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