Dopo l’interpellanza del consigliere Rendine (Futuro e Libertà) in merito ai rischi per i ciclisti nel recarsi a Cona, in assenza di una pista ciclabile (con  la quale chiedeva di adottare provvedimenti urgenti) , arriva la risposta dell’assessore ai Lavori Pubblici, Aldo Modonesi, che cita un seminario del 2010 sul tema della rete ciclabile provinciale in occasione del quale era stata presentata una proposta di percorso per collegare la città con il nuovo ospedale di Cona.

“Il tracciato lungo circa 4.450 metri – spiega Modonesi – è stato oggetto di studio e perfezionamento, tanto che oggi è inserito nel Piano Triennale delle opere pubbliche suddiviso in 4 stralci funzionali”.

Per la realizzazione di tutti e quattro i lotti è previsto un importo complessivo di circ a 550mila euro e, riferisce sempre l’assessore, “prevedono la costruzion e di una pista ciclabile prevalentemente in sede propria, per ridurre al minimo le interferenze con le altre tipologie di traffico”.

Quindi le informazioni sul tracciato che, partendo dalla fine della pista ciclabile di via Comacchio, proseguirà lungo via Fabrizio de Andrè, via Tambroni, sottopasso in via Miles Davis e poi a margine del sedime ferroviario fino alla via Colombara, percorrendo via Camerina fino alla via Fiaschetta, per arrivare al nuovo ospedale.

Una risposta che nei contenuti sembra non aver però soddisfatto Rendine: “Come in altre occasioni – commenta il consigliere Fli – dimostra l’incapacità di fornire risposte esurienti dell’amministrazione. Chi guida la città,  così come ha fatto con l’ospedale di Cona, ignora le richieste che arrivano da citadini e consiglieri e svia vergognosamente sulle risposte. Spiace constatare che il sindaco, che le risposte tende a darle, continui a valorizzare figure che non agiscono nello stesso modo”.