La parte più complicata è stata poggiare la barca in acqua. Fatto quello, non c’era che da remare lungo il fossato e legare l’imbarcazione al piccolo approdo in legno. Ora è tutto pronto per i giri in barca attorno al Castello Estense, un’esperienza che probabilmente non può competere in quanto a durata e varietà con le gondole veneziane, ma che non ha nulla da invidiare in quanto ad atmosfera e può offrire a turisti e curiosi la possibilità di vedere il monumento simbolo di Ferrara da un’ottica decisamente insolita.
L’idea è nata dalla collaborazione dell’associazione Alimathà, in collaborazione con I Barcar ad Puatel e il Canoa Club di Migliarino, e le gite si svolgeranno ogni venerdì (a partire dal 23 agosto) dalle 16 alle 19 e la domenica anche di mattina dalle 9 alle 12. Le iscrizioni saranno a offerta libera e verranno raccolte sotto il loggiato nel cortile del Castello, dove il personale di Alimathà accompagnerà i clienti all’imbarcadero. Il servizio durerà fino a ottobre, per poi riprendere probabilmente con l’arrivo della primavera.
E in mezzo al gruppo che si è occupato del “varo” dell’imbarcazione c’era anche Antonio Antonioni, presidente dei “Barcar ad Puatel” e nipote del celebre regista premio Oscar, che racconta il senso dell’iniziativa. “Siamo un gruppo di appassionati – spiega Antonioni – che si dedica alla voga veneta, sia in ambito sportivo che escursionistico. Abbiamo tre sedi: in via Otello Putinati a San Giorgio, a Cocomaro di Cona e a Mulino del Pizzon, vicino a Fratta Polesine”.
Accanto a lui anche Francesco Rendine, consigliere comunale nel gruppo di Futuro e Libertà che assicura però: “Non ho avuto ruoli particolari in questa iniziativa, sono solo un socio dell’associazione e ho dato un’aiuto all’inizio quando stava nascendo”.
Dagli uffici della Provincia intanto arrivano commenti positivi sul nuovo servizio: “L’iniziativa – commenta l’assessore al turismo Davide Bellotti – renderà quindi fruibile per la prima volta a turisti, visitatori e ai ferraresi, un nuovo spazio del Castello, ossia il fossato, che lo rende unico poiché è tra i pochi in Europa ad essere ancora circondato dalla struttura difensiva del vallo allagato, che un tempo si collegava alle vie d’acqua attraverso cui gli Estensi e la corte raggiungevano le numerose Delizie disseminate nella campagna”.
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