Cronaca
18 Luglio 2013
Il processo dopo il blitz dei carabinieri. Nessun testimone si presente

Trans al grattacielo, tutti assolti

di Marco Zavagli | 2 min

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trans-grattacielo-2-420x236Assolti entrambi perché il fatto non costituisce reato. Si è concluso così il processo a carico del 38enne, Tais Dutra De Morais Castro (difeso dall’avvocato Giovanni Sorgato), e dell’85enne Loriano Nannetti, difeso dall’avvocato Giampaolo Remondi.

Il processo era nato in seguito alla scoperta da parte dell’Arma, nell’ottobre del 2011, di un giro di prostituzione di transessuali brasiliani all’interno di un appartamento ai piani bassi di una delle torri del grattacielo, in via Felisatti. Sette persone furono denunciate dai carabinieri del Norm di Ferrara in quanto clandestini, mentre uno di loro venne accusato di favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina (vai all’articolo http://www.estense.com/?p=171536).

Quando i carabinieri entrarono nell’appartamento di via Felisatti, in una delle due torri del grattacielo, all’interno si trovavano quattro trans. Nella circostanza si appurò che, collegato all’appartamento del grattacielo, ve n’era un altro a Santa Maria Maddalena in cui vennero estesi i controlli e dove furono rintracciati altri tre brasiliani, colleghi degli altri, che però non stavano in quel momento ‘esercitando’. Fra questi ultimi si trovava la persona, un 38enne brasiliano, che aveva la disponibilità di entrambi gli appartamenti e che si faceva rimborsare per l’affitto e le spese. Tais Dutra De Morais Castro, clandestino, non risultava titolare di alcun contratto di affitto con il proprietario dell’appartamento, Loriano Nannetti.

Il primo venne accusato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina. Il secondo di cessione di fabbricato in affitto a straniero irregolare (l’immobile venne anche sequestrato ai fini della confisca, salvo poi essere resituito al proprietario dopo l’annullamento del provvedimento da parte della Cassazione).

Ieri in udienza si attendevano gli interrogatori dei transessuali che, secondo l’accusa, venivano ‘ospitati’ nell’appartamento per prostituirsi. Nessuno di loro, tutti irreperibili, si è presentato. Così, al termine della discussione, lo stesso pm ha chiesto assoluzione perché non era stata provata la responsabilità degli imputati. Dopo una breve camera di consiglio, il giudice si è espresso nello stesso senso.

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