Dopo il recinto proposto dal vescovo per difendere il duomo dai giovani della movida ferrarese, un recinto attorno alla statua dell’Ariosto e lo spostamento dei tavolini dei bar su un solo lato del loggiato di piazza Ariostea. Sono due suggerimenti che alcune signore residenti in zona, le stesse che hanno raccolte le firme contro le feste denominate “Il Bottiglione di Ferrara” (vai all’articolo), hanno dato al sindaco Tiziano Tagliani dopo aver illustrato i problemi e i disagi dell’area. Suggerimenti che non rappresentano altro che le indicazioni fornite dalla soprintendenza, interpellata dagli stessi residenti in merito al problema. Hanno ammesso che il fenomeno del “Bottiglione” si è notevolmente ridimensionato, tanto da non costituire più un fastidio per i residenti, ma hanno comunque lamentato un arbitrario utilizzo dei gradoni della statua dell’Ariosto, dove stazionano giovani, e la difficoltà di passaggio sotto al loggiato dove insistono alcuni locali ed esercizi, citando il regolamento di polizia municipale che vieta, all’articolo 7, proprio di salire sui monumenti, per un fatto non solo di decoro, ma anche a garanzia della sicurezza. I rumori nella piazza, poi, sembrano essere un problema sentito da tutti i residenti.
Per la prima delle questioni sollevate il suggerimento a Tagliani, oltre a quello di considerare la possibilità di recintare il perimetro della storica statua, è di apporre cartelli di divieto, mentre la seconda questione sarebbe risolvibile contattando i titolari degli esercizi affinché la zona con sedie e tavolini venga maggiormente circoscritta e, soprattutto, si disponga su un solo lato del loggiato, magari delimitandola.
“Ho preso nota dei consigli – ha dichiarato Tagliani – e agiremo interessando la polizia municipale, innanzitutto, per verificare eventuali violazioni. Per la statua e per il loggiato prenderemo in considerazione quanto suggerito, anche se temo che recintare con una corda la statua dell’Ariosto possa servire ben poco alla risoluzione del problema”.
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