
Una raccolta firme e un esposto in procura contro le feste denominate “Il bottiglione a Ferrara” che si svolgono in piazza Ariostea. I residenti della zona sono insorti contro quella che definiscono inciviltà dei giovani che, a centinaia, si radunano nella storica piazza per fare baldoria. Parlano di una piazza lasciata in condizioni disastrose, con vetri di bottiglia ovunque, bicchieri, cartacce e mozziconi ovunque, oltre a urla e musica alta fino al mattino. Una situazione che ha fatto sorgere un comitato di cittadini estremamente irritati dalla situazione, comitato che ha richiesto anche un incontro in Prefettura (la data non è stata ancora fissata) per portare le proprie rimostranze a avanzare alcune proposte che risolverebbero i problemi (fra cui il divieto di vendita per asporto di bevande negli orari serali-notturni).
Dall’altra parte della “barricata” ci sono i giovani partecipanti a queste feste. “Siamo sconcertati: noi non siamo dei teppisti, ma solo ragazzi che vogliono farsi una birra in piazza e conoscere gente nuova”, afferma Giorgio, uno dei promotori del tanto dibattuto “Bottiglione” che si è tenuto per un paio di sere in piazza Ariostea negli ultimi mesi. “Non è una festa e non è una discoteca, è un semplice ritrovo di persone che vogliono godersi la bella stagione”.
Per chi non lo sapesse, infatti, non c’è niente di organizzato dietro questi eventi: basta che si sparga la voce sul web e da poche decine si può arrivare a un migliaio di partecipanti. Se qualcuno vuole bere qualcosa, se lo porta dietro, alcoolico o no: per il resto, si tratta di fare quattro chiacchiere in mezzo all’erba. Niente di elaborato, serate come ne possono capitare tante durante l’estate nel centro della nostra città. Ecco perché i giovani di Ferrara stanno rimanendo sbalorditi dalla posizione assunta dei residenti di piazza Ariostea di opposizione a queste iniziative: “Non c’era assolutamente una musica forte – ribadisce Giorgio – e di risse non se ne sono viste in giro. Troviamo tutti che le reazioni siano state esagerate: per la sporcizia lasciata in giro, e altri eventuali problemi, se ne potrebbe discutere tranquillamente, senza bisogno di mutilare questo genere di eventi, che sono più che altro delle uscite fra ragazzi. Non si può pensare di vietare a dei ragazzi di uscire di sera”.
Quindi la speranza di questi giovani è di riuscire a trovare un punto di incontro con le autorità e con i residenti, evitando così ordinanze che rischiano di soffocare una vita notturna che a Ferrara sta progressivamente scemando e della cui mancanza rischiano di risentire soprattutto gli studenti universitari. Giovani che rivendicano la libertà di utilizzo degli spazi pubblici, a condizione di tenere sempre a mente le regole del vivere civile. La richiesta è di fornire al “Bottiglione” un’altra possibilità, magari con qualche sacco della spazzatura in più.
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