Provincia
28 Novembre 2011
Con la nuova forma giuridica i sindaci potranno condividere servizi fondamentali come istruzione e trasporti

Da sette Comuni nasce l’Unione del Delta Ferrarese

di Redazione | 4 min

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Da sinistra: Rita Cinti Luciani (Codigoro), Diego Viviani (Goro), Marco Roverati (Migliaro), Paola Ricci (Lagosanto), Lorenzo Marchesini (Mesola) e Giancarlo Malacarne (Massa Fiscaglia)

di Andrea Castagnoli

“I comuni di Codigoro, Goro, Lagosanto, Massa Fiscaglia, Mesola, Migliarino e Migliaro passeranno dall’Associazione Comuni del Delta, nata nel 2000, alla forma di Unione del Delta Ferrarese”. Con queste parole il sindaco di Migliaro, Marco Roverati, introduce il discorso in merito ad un passaggio importante nella storia di questo territorio, poiché comprende circa 40.000 abitanti. “L’unione è lo sviluppo naturale dopo l’esperienza di oltre dieci anni di associazione, in cui già avevamo condiviso il Corpo Unico di Polizia e la gestione informatica dei comuni. Infatti – spiega Roverati – entro fine anno avremo una personalità giuridica che ci permetterà di promuovere attività e fornire servizi in maniera ancora più condivisa. Abbiamo preso questa decisione anche perché le recenti manovre finanziarie nazionali, modificate dalla legge regionale in materia di riorganizzazione degli enti, impongono ai comuni al di sotto dei 3000 abitanti di condividere alcuni servizi fondamentali: funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo, la polizia locale, l’istruzione, la viabilità e i trasporti, i servizi sociali e la gestione del territorio e dell’ambiente. Inoltre la Regione Emilia-Romagna punta molto sulle unioni, quale passaggio importante nella struttura architettonica dei comuni. Certamente avremo un dispendio iniziale di risorse che però non graveranno sulla cittadinanza, ma saranno sostenute da Provincia, Regione e altri enti. In questo senso le due parole d’ordine sono ottimizzazione e razionalizzazione”.

I sindaci hanno spiegato come Comacchio ancora non possa entrare a far parte dell’Unione per via delle problematiche interne di questo periodo, mentre Ostellato sta facendo un percorso di fattibilità e in piena libertà ha scelto una strada diversa con Argenta e Portomaggiore.

“Naturalmente le nostre porte sono aperte a tutti – interviene Rita Cinti Luciani primo cittadino di Codigoro – e la nostra scelta è stata fatta tenendo sempre in vista il contesto generale di un Paese in forte crisi, dove vogliamo proporre un riassestamento che mantenga la qualità dei servizi. Non possiamo pensare di rimanere separati e disuniti, ma dobbiamo inserirci in un quadro d’insieme per il bene del nostro territorio. Quella che stiamo facendo non è solo una dichiarazione d’intenti, poiché le giunte comunali hanno già deliberato in questo senso, inoltre non aumenteranno i costi, nel rispetto del patto di stabilità e il programma operativo della concretizzazione del processo è studiato in questi giorni dai Segretari Comunali”.

Proprio sul tema delle difficoltà degli enti locali interviene il sindaco di Mesola Lorenzo Marchesini: “I tagli ci mettono in grande difficoltà, ma l’Unione ci aiuterà a superarle, anche perché già il riuscire a mantenere i servizi attualmente in essere è un risultato importante, e proprio per questo entro la fine dell’anno saranno operativi sia una Polizia locale unica sia il servizio condiviso di viabilità e trasporti, il quale svolgerà i compiti, ad esempio, di manutenzione e segnaletica, con una serie di orientamenti per arrivare ad una centralizzazione dei servizi che sarà autonoma. La scommessa è vedere la municipalità da una duplice prospettiva, ovvero sia come singola unità sia come parte di un tutto che si chiama Unione”.

Un’ulteriore spiegazione in merito la offre Paola Ricci, primo cittadino di Lagosanto: “Avremmo potuto accontentarci di formare una semplice convenzione per ottemperare le richieste che ci impongono le manovre finanziarie, ma abbiamo deciso di andare oltre compiendo un passo ulteriore, andando verso un federalismo vero, dove ognuno fa il suo pezzo, e come Unione faremo al meglio il nostro. Tutto ciò sempre avendo il cittadino come unità di misura a cui erogare i servizi, ben consci del fatto che sarà un percorso non immediato, ma articolato, che però vede la nostra piena convinzione”.

Infine conclude Giancarlo Malacarne, sindaco di Massa Fiscaglia, sottolineando che: “Dialogheremo con tutti i protagonisti di questa scelta importante, visto che l’elaborazione della dotazione organica e del regolamento d’organizzazione sarà concertata con le sigle sindacali, sulle funzioni da gestire in maniera condivisa. In più i due servizi di Polizia e trasporti che saranno attivi entro la fine dell’anno vanno  verso una sicurezza stradale sempre maggiore”.

Con questa scelta si apre un nuovo capitolo per il territorio del Delta, frutto della capacità di fare rete dei sindaci.

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