Il rincorrersi, giustificato, di articoli inerenti il mancato “avvio” del nuovo Ospedale, con annesse valutazioni spesso soggettive, necessita di una mia pacata, ma opportuna e doverosa, puntualizzazione.

Il sottoscritto e il dottor Cesare Brugiapaglia rappresentano l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (cui la legge affida il ruolo di garante della professione che, in definitiva, si traduce nella tutela dei pazienti), all’interno della Commissione ex Legge34/98, composta da tecnici (ing. Alessandro Guidetti, dr. Maichi Bonazza, dr. Marco Maldotti e dr. Loreano Veronesi) e da medici (dott. Orazio Buriani, dott. Giuseppe Cosenza, dott. Ugo Romagnoli).

Ciò premesso e considerato, intendo sottolineare che l‘interesse primario (non riconducibile alla semplicistica e riduttiva valutazione di “catenelle bianche e rosse” e/o di interruttori che non funzionano) della Commissione è quello che venga salvaguardata la sicurezza degli operatori ed in primis dei pazienti che dovranno usufruire del nuovo ospedale, ed in questo senso vanno tutte le indicazioni date per la loro tutela dai “rischi infortunistici e sanitari connessi agli ambienti di lavoro” (Legge 229/99)

Non esistono altre ragioni e/o motivazioni per quanto suggestive che incidano o possano influenzare

il parere della Commissione.

A tal fine evidenzio la massima disponibilità di ciascuno dei componenti ad esaminare, affrontare ed eventualmente a risolvere le problematiche che inevitabilmente emergono nella valutazione di una struttura di tale portata e dimensioni e che suscita, giustamente, le preoccupazioni di tutta la popolazione.

Il dott. Buriani, come presidente della commissione, cui va il mio grazie, ne rappresenta le valutazioni, espresse all’unanimità in piena sintonia e sinergia, ma soprattutto, con serietà e altissimo senso di responsabilità e di senso delle istituzioni.

Che sia inderogabile avere un ospedale degno di tal nome credo sia sotto gli occhi di tutti, ma questo non può, e non deve, prescindere dalla valutazione della sicurezza totale di quanti utilizzeranno tale struttura, siano essi medici o non medici che, sopra di tutti, i malati.

Proprio perché un ospedale non è “solo” un edificio, ognuno si sta assumendo le sue responsabilità, per far si che il diritto alla tutela della salute di tutti, nessuno escluso, sia salvaguardato garantendo al massimo possibile la sicurezza di chiunque, nel rispetto delle norme vigenti.

Per quanto mi compete, come presidente dell’Ordine dei Medici mi assumo le mie responsabilità, Come sempre avvenuto.

Bruno Di Lascio, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Ferrara