Articoli di Davide Soattin
Ferrara violenta. Casolari e Roma rispondono durante l’interrogatorio

Ferrara violenta. Casolari e Roma rispondono durante l’interrogatorio

Interrogatorio di garanzia ieri mattina (giovedì 16 maggio) per il 57enne Alessandro Casolari e il 50enne Roberto Roma, i due arrestati e portati in carcere nei giorni scorsi dai carabinieri. Entrambi con l’accusa di rapina aggravata in concorso e sequestro di persona, mentre l’ex ultras dovrà anche rispondere di cessione di ordigni esplosivi senza licenza

Caporalato. “Senza contratto ci rifiutammo di lavorare”

Caporalato. “Senza contratto ci rifiutammo di lavorare”

“Ci eravamo rifiutati di lavorare perchè mancava il contratto”. A parlare ieri (mercoledì 15 maggio) in aula, sentito come testimone, è stato un 29enne di nazionalità senegalese, tra gli operai impegnati a svolgere le operazioni di bonifica del focolaio di aviaria che scoppiò il 5 ottobre 2017 nello stabilimento Eurovo di Codigoro, dove gli inquirenti, coordinati dal pm Andrea Maggioni, avrebbero scoperto un vasto sfruttamento di manodopera di lavoratori stranieri

Droga, armi e soldi. In carcere l’ex ultras e il suo sodale

Droga, armi e soldi. In carcere l’ex ultras e il suo sodale

Sono il 57enne Alessandro Casolari, storico nome del Gruppo d’Azione e del movimento ultras di fede spallina, e il 50enne Roberto Roma, già noto alle forze dell’ordine, i due uomini finiti in manette e portati nel carcere di via Arginone dai carabinieri nella mattinata di lunedì 13 maggio, a seguito di un’inchiesta coordinata dal pm Ciro Alberto Savino della Procura di Ferrara

Minore aggredito dal branco in piazza Ariostea, via al processo

Minore aggredito dal branco in piazza Ariostea, via al processo

È approdato ieri (martedì 14 maggio) in tribunale a Ferrara il procedimento per l’aggressione del 7 novembre 2021 in piazza Ariostea, dove un giovane ferrarese di 16 anni era stato malmenato brutalmente da un gruppetto di quattro ragazzi, che prima lo avrebbero spintonato e poi gli avrebbero sferrato pugni al volto e calci alle gambe, facendolo cadere a terra e provocandogli ematomi al volto e la perforazione del timpano giudicati guaribili in trenta giorni dai sanitari dell’ospedale Sant’Anna di Cona