Politica
19 Novembre 2022
Il primo cittadino si scaglia contro chi dice no all'accordo di programma: "Sono ex assessori o ex politici mancati, persone che hanno tempo da perdere"

Fé.Ris, Fabbri attacca opposizioni e ambientalisti: “No ai diktat di chi ha perso il potere”

di Davide Soattin | 3 min

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È un no secco ai “diktat di qualche personaggio che ha perso il potere e oggi pensa di recuperarlo facendo scudo davanti a un sistema voluto” quello di Alan Fabbri che ieri (venerdì 18 novembre), durante la ‘passeggiata‘ istituzionale all’interno dell’ex Caserma di via Cisterna del Follo, ha respinto al mittente le critiche delle ultime settimane da parte di opposizioni e Forum Ferrara Partecipata sul progetto Fé.Ris.

“Ci sono persone contrarie – ha affermato il primo cittadino – e non ho ancora capito perché, ma in questo Paese ormai non va mai bene niente. Siamo disposti alle critiche costruttive e a recepire messaggi di approfondimento per quello che riguarda quest’opera, ma non capiamo le chiusure, i no a prescindere che stanno arrivano”.

A dargli man forte è stato l’assessore Alessandro Balboni, che a tal proposito, ha aggiunto: “Siamo di fronte a posizioni solamente ideologiche e preconcette, tant’è che basta guardare le componenti di molti di questi comitati e si scoprirà che sono esclusivamente politiche“.

Il sindaco Fabbri ha poi rincarato la dose: “Io non li chiamerei ambientalisti, ma ex assessori, ex politici mancati, persone che hanno tempo da perdere e stanno cercando di gettare discredito su un lavoro che invece è ambientalista. Personalmente credo che quello che stiamo facendo sia un lavoro positivo per la città, che ne gioverà molto di più rispetto a oggi, sia dal punto di vista ambientale che del verde. A meno che a questa gente piaccia che tutto rimanga così, non so cosa dire. Sempre che non riescano a trovare loro delle risorse per recuperare questi edifici o abbiano idee da portare avanti insieme a una società civile che non sia soltanto formata da questi cinque o sei soggetti”.

In realtà, opposizioni e associazioni ambientaliste si dicono favorevoli alla riqualificazione dell’ex Caserma, ma chiedono fermamente che il progetto di recupero di quest’ultima venga slegato dall’insediamento di un’altra catena della grande distribuzione in città, rinunciando all’accordo di programma tra pubblico e privato, vero fulcro della discussione e delle perplessità di chi dice no a Fé.Ris.

“Ho ricevuto chiamate da diversi residenti – ha poi aggiunto il primo cittadino – che non vedono l’ora sia fatto questo intervento perché la zona è piena di topi e porta con sé un problema di carattere igienico, senza contare che siamo nel centro città e vicini a Palazzo Schifanoia. A ciò si aggiunge la situazione di viale Volano dove c’è tutta della roba rimasta lì da tempo e non credo che un ambientalista possa tollerare uno scenario del genere, mentre via Caldirolo sarà il fulcro importante della riorganizzazione degli spazi della città e della viabilità intorno alle mura, che va a collimare col progetto per la ristrutturazione della Casa dei Polli”.

Fabbri ha concluso: “Questo è un percorso completo che cerca di rivalutare il sistema murario di Ferrara, che stiamo recuperando con un chilometro di mura spendendo circa 1-1,2 milioni di euro all’anno, e che quindi è inserito in un qualcosa che ha una logica lungimirante e non solo finalizzata a se stessa. Tanti voglio farci passare come dei pazzi che fanno cose a caso, ma purtroppo non è così. La nostra è una amministrazione che pensa e ascolta, che si oppone a chi vuol tenere Ferrara ferma. Noi vogliamo che sia il fiore all’occhiello del Paese e stiamo cercando di fare tutti un buon lavoro di squadra”.

 

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