Politica
9 Novembre 2022
Pd, Azione Civica, Movimento Cinque Stelle, Gruppo Misto e Ferrara Bene Comune fanno quadrato contro l'accordo di programma: "Non ha nulla di moderno, di contemporaneo e di coerente con quelle visioni che oggi ci arrivano dalle grandi città europee"

Fè.Ris, le opposizioni (e non solo): “Riporta indietro la città di 20 anni”

di Davide Soattin | 5 min

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Il progetto Fè.Ris? “Riporta indietro la città almeno di vent’anni, ma soprattutto non ha nulla di moderno, di contemporaneo e di coerente con quelle visioni che oggi ci arrivano dalle grandi città europee”.

Tornano all’attacco e non si danno per vinti Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Azione Civica, Gruppo Misto e Ferrara Bene Comune, uniti – come sottolineato dalle parole del segretario comunale del Pd, Alessandro Talmelli – per dire ancora una volta no all’accordo di programma per la trasformazione in parcheggio di una zona di viale Volano, la ristrutturazione a scopo commerciale dell’ex Caserma di Cisterna del Follo e la creazione di un ipermercato in via Caldirolo a ridosso delle mura.

Un insieme di interventi che nascondono una serie di criticità – evidenzia Giorgio Scalabrino Sasso, referente urbanistica del Pd – all’interno di “un pacchetto unico che non si può separare” e che, ponendo l’accento sulle lacune dal punto di vista della comunicazione istituzionale, è “stato presentato in Consiglio comunale senza prima aver avuto nessuna consultazione con la città, oggi non più disposta a far sì che si parli di un progetto di questa entità senza che ci sia stato un passaggio preliminare con i cittadini“.

Ma non solo. L’esponente dem punta il dito anche contro l’assenza di un Pug che “a spizzichi e bocconi viene delegato a vari professionisti senza aver prodotto nulla” e ribadisce – paragonando Fè.Ris a “un’avventura urbanistica, un azzardo” – la necessità che “qualcosa venga radicalmente cambiato per rimediare a un oltraggio urbanistico“, fermo restando la disponibilità da parte di tutte le opposizioni di “stralciare dall’accordo il recupero dell’ex Caserma di Cisterna del Follo, per cui si ritiene necessario e urgente un intervento”.

Non usa mezzi termini Anna Ferraresi, consigliera del Gruppo Misto: “Insieme, questi tre interventi, svendono letteralmente al privato tre aree preziosissime della città e fanno pensare, nella migliore delle ipotesi, a un’amministrazione totalmente indifferente all’interesse pubblico. Si pensi all’idea di voler costruire un nuovo supermercato adiacente al vallo delle mura che, seppur camuffato col nome di parco o di bosco, rappresenta la foglia di fico per mascherare la coscienza dell’amministrazione che gioca con le parole rigenerazione e sostenibilità“.

“Ma si sentiva davvero il bisogno di un nuovo centro commerciale sulla circonvallazione di via Caldirolo? si domanda la capogruppo del Misto, che poi spiega: “Il risultato finale porterà a congestionare ulteriormente il traffico e la viabilità, che si andrà a sommare ai problemi già conosciuti della piccola rotonda di San Giorgio. Nei mesi scorsi l’assessore Balboni, presentando il progetto, aveva dichiarato che la cittadinanza era esaltata per quanto programmato, ma in realtà pare che i cittadini non siano a conoscenza delle dinamiche del progetto“.

Un progetto che, secondo Antonio Barillari, referente della lista Azione Civica ed ex dirigente dei Servizi Pianificazione territoriale Progettazione e Qualità edilizia del Comune di Ferrara, “non tutela l’interesse pubblico e non possiede alcun tipo di sostenibilità ambientale, creando una corsia preferenziale illegittima verso interessi privati e fa uno sgarbo a livello istituzionale nei confronti di altri enti, senza avere alcun interesse pubblico che per legge deve esserci”.

“Non c’è nessun potenziamento del parco delle mura – aggiunge – e si finisce per sprecare una delle rarissime aree verdi rimasti in città, che ora più che mai è fondamentale per il microclima del centro storico di Ferrara, il più caldo e soffocante d’Italia in estate. Immaginate voi andare a cementificare 17mila metri quadrati che, seppur dovessero coperti anche col tetto verde del supermercato al posto della campagna, andranno a surriscaldare ancora di più la zona”.

L’elenco dei disagi che Fè.Ris potrebbe creare è lungo: “Ancora una volta sarà costruito un grande parcheggio fronte mura in viale Volano, senza alcun rispetto per i monumenti, che attirerà il traffico. In più saranno realizzati due condomini direttamente sul confine di Palazzo Schifanoia, il che significherà rinunciare definitivamente alla possibilità di riqualificare il giardino della delizia, costruito per favorire la costruzione della caserma. Il progetto manca anche di sostenibilità dal punto di vista della mobilità, considerato come il traffico si congestionerà a ridosso delle mura in via Caldirolo e in piazzale San Giovanni, intasate a ridosso delle abitazioni in via Frutteti e via della Siepe (qui i cittadini hanno già iniziato le attività di volantinaggio). Ma manca pure di sostenibilità sociale, perché un supermercato ai margini del centro storico significa affossare ulteriormente i negozi del centro con una concorrenza immediata. A tal proposito, il sindaco e l’assessore Fornasini devono smettere di fare i paladini nostri negozianti

Seduto a fianco dei consiglieri di Ferrara Nostra, Francesca Savini e Luca Caprini che, durante la seduta consiliare per far passare l’accordo di programma, avevano votato con parere negativo, Alessandro Talmelli compiaciuto per l’unità delle opposizioni: “essere qui insieme non era qualcosa di scontato” – ha concluso: “Moltissime città capoluogo di provincia come Ferrara si sono caratterizzate nell’ultimo periodo per progetti di rigenerazione urbana e mobilità sostenibile grazie al Pnrr, ma per noi non è stato così. Un’amministrazione che vince le elezioni nel 2019 sull’onda del cambiamento e non solo non cambia, ma porta indietro la città, deve impegnare le proprie energie in maniera più efficace. Evidentemente però non ci sono le qualità per farlo. L’opposizione ha fatto e sta facendo il suo mestiere, e anche la maggioranza si è divisa su questo progetto. Se la giunta non è riuscita a convincere i consiglieri che la sostengono, dovrebbe far riflettere”.

L’assemblea pubblica infine, che ha visto la partecipazione di una trentina di persone, tra cui Sergio Golinelli (Sinistra Italiana), Vainer Merighi (Campo Democratico) e Danny Farinelli (Azione), è stata anche l’occasione per i partiti e le liste di opposizione di ribadire la volontà di incontrare la cittadinanza nelle prossime settimane. A tal proposito, venerdì 25 novembre, è in programma un’assemblea pubblica presso il centro sociale “Il Melo”.

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