Piante calpestate e abbattute, altre completamente divelte o schiacciate da automezzi in retromarcia. Ma anche escrementi, bottiglie, rifiuti di ogni tipo e addirittura alcune magliette, lasciati lì da chi la sera prima aveva fatto baldoria durante l’ultima serata di Oktoberfest in fiera.
È la scena con cui si sono dovuti scontrare, nella mattinata di lunedì, i responsabili di Arci Tartufi Ferrara, che da circa tre anni hanno avuto in gestione dal Comune una zona di verde a pochissimi passi dai padiglioni di Ferrara Fiere, ridotta al pari di un “bagno pubblico” come raccontano i diretti interessanti.
“È stato buttato un lavoro di tre anni” spiegano dall’associazione, in cui “ci siamo occupati di gestione del territorio, piantando essenze micorizzate col tartufo, che avevano bisogno di essere tutelate”.
Così però non è successo lo scorso fine settimana: “Noi non siamo contrari a niente e a nessun tipo di iniziativa. Anzi, a noi vanno bene tutte purché, nel momento in cui si autorizzano, si prendano le dovute precauzioni su tutto quello che riguarda la gestione dell’evento”.
“Non vogliamo fare polemica – aggiungono – ma mettere al corrente di quello che abbiamo dovuto affrontare. Sono circa tre anni che lavoriamo su questo appezzamento e non ci interessa trovare un colpevole, ma sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gestione del verde”.
L’amarezza è tanta nelle parole dei rappresentanti di Arci Tartufi: “Abbiamo tenuto questa zona come i giardini di casa nostra, ma evidentemente era un concetto solo nostro e non di tanti altri nostri concittadini. O meglio, di tutti coloro che hanno avuto l’idea di comportarsi in questo modo dopo aver fatto festa”.
Di quanto accaduto è già stato avvisato l’assessore Alessandro Balboni, che si è attivato verso gli organizzatori dell’Oktoberfest per segnalare la situazione.
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