Codigoro. Nell’oasi naturalistica Garzaia durante l’autunno prenderà forma un parco delle farfalle, con l’obiettivo di richiamare tutte le specie di insetti impollinatori, indispensabili per la vita sulla Terra.
La presentazione del progetto, sostenuto dall’Amministrazione comunale e dalla Pro Loco di Codigoro e che prevede la creazione di un’area verde ad hoc, attraversata da zone boscate e camminamenti, è stata effettuata venerdì sera, in Garzaia, dal biologo del Wwf di Bologna, Fausto Bonafede. L’area sarà dotata di uno stagno, ma anche di staccionate per piante rampicanti e di un muretto sul quale si svilupperà un giardino roccioso.
“Senza gli insetti impollinatori – ha dichiarato Bonafede – sarebbe impossibile la riproduzione dell’88% delle specie selvatiche, mentre il 70% delle specie di frutta e verdura è legato alla loro presenza”.
Il parco delle farfalle che prenderà forma nell’oasi verde di Codigoro ospiterà anche altri insetti impollinatori, tra cui le api da miele, le api legnaiole e altri deputati alla riproduzione delle piante, quali la melanargia galathea e la lycaena dispar.
Nel parco delle farfalle saranno piantumati arbusti grandi e rampicanti su aiuole rotonde e arbusti piccoli e specie erbacee, unitamente ad uno stagno. Le piante in grado di attrarre farfalle ed altri impollinatori sono le seguenti: lavanda, rosmarino officinale, finocchietto, rosa, ruta graveolens, calendula officinale, timo e altre, mentre quelle arbustive sono il ligustro, il caprifoglio ed il pruno. Non mancheranno menta acquatica, rumex hidrolaphatum, lithum virgatm ed aupatorium cannabinur.
La sindaca Sabina Alice Zanardi ha evidenziato che “vogliamo costruire un’immagine sempre più green del territorio. Il parco delle farfalle sarà il valore aggiunto alla nostra Garzaia, a beneficio dell’intero territorio del Delta, per l’incremento degli insetti impollinatori e dell’implementazione del turismo slow”.
“Sarebbe bello – ha aggiunto – creare altri parchi delle farfalle nel territorio comunale, ad esempio nell’estremità più a nord, meno frequentata, del parco abbaziale di Pomposa. Ora partiamo dalla Garzaia”.
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