Attualità
29 Settembre 2022
L'ex leader dei Proletari Armati per il Comunismo potrebbe essere trasferito nella casa circondariale di Parma

Cesare Battisti è un carcerato comune. Tolto il regime di alta sicurezza in Arginone

di Redazione | 2 min

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Cesare Battisti

Declassato da alta sicurezza a comune il regime di carcerazione di Cesare Battisti, detenuto nell’istituto penitenziario di via Arginone dal giugno 2021, dove sta scontando l’ergastolo per quattro omicidi commessi prima del 1979.

Il provvedimento dell’amministrazione penitenziaria è stato notificato direttamente all’ex leader dei Proletari Armati per il Comunismo, che potrebbe essere trasferito nella casa circondariale di Parma.

Una decisione contestata da Andrea Delmastro Delle Vedove, responsabile giustizia di FdI, che a La Voce del Patriota afferma: “Ultimo soccorso al terrorismo rosso. Una aberrazione! Dopo anni di latitanza, appena assaggiato il regime carcerario italiano, il criminale terrorista ottiene la declassificazione a detenuto comune. Una vergogna! Ancora più una vergogna che il Dap stia prendendo questa gravissima e scellerata decisione a pochi giorni dal cambio del governo”.

Sulle dichiarazioni dell’esponente di Fratelli d’Italia è intervenuto l’avvocato dell’ex terrorista, Davide Steccanella, che si è detto”allibito” dalle polemiche, come riportato da una nota Ansa: “Battisti continua a scontare l’ergastolo, non c’è alcun problema di pena o di vittime. È stata emendata una classificazione (di regime carcerario) che non aveva ragion d’essere, era fatta per l’attualità della necessità di sorveglianza. L’ultimo fatto lo ha commesso nel 1979. O vogliamo dire che ha bisogno della sorveglianza speciale perché dalla cella non riprenda la lotta armata? La declassificazione del regime di detenzione è una scelta normale del Dap, corretta, che non bisogna strumentalizzare”.

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